Rotary e Lilt in prima linea nella lotta al tumore: screening gratuiti in tre Comuni

PORTO SAN GIORGIO - Tornano gli screening gratuiti contro il tumore al seno. Rotary e Lilt in prima linea grazie all'impegno dei rispettivi presidenti, Carlo Del Vecchio e Renato Bisonni. Il camper sanitario girerà tre Comuni della Provincia il prossimo weekend.

di Sandro Renzi

In Consiglio comunale siedono l’uno di fronte all’altra, politicamente agli antipodi. Ma nella lotta ai tumori del seno fanno fronte comune. Carlo Del Vecchio, presidente della sezione rivierasca del Rotary e Renato Bisonni, primario di Oncologia al Murri e presidente della Lilt, lega italiana per la lotta contro tumori, sostengono il progetto di prevenzione del tumore mammario che porterà in tre città della Provincia il camper sanitario messo a disposizione dal Rotary e sul quale salirà il dott. Acito del nosocomio di Fermo. “Andiamo oltre la politica” dice scherzando Del Vecchio. Gli fa eco Bisonni. “Abbiamo deciso di unire le nostre forze nel mese della prevenzione del tumore mammario. Dopo l’incontro a Servigliano molto seguito, sempre insieme al Rotary, abbiamo deciso di organizzare delle visite cliniche senologiche a Fermo, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio”.

Si tratta di un servizio gratuito aperto a chi vorrà sottoporsi ad una vista prenotandosi preventivamente. Il camper sarà sabato 16, dalle 9.30 alle 12.30 a Fermo, poi dalle 15.30 alle 18.30 a Porto san Giorgio e domenica 17 dalle 9.30 alle 12.30 a Porto Sant’Elpidio. La Lilt mette a disposizione un professionista ed il Rotary la logistica. “Sono soddisfatto e motivato come presidente della sezione sangiorgese Riviera Fermana del club che compie 20 anni e fu voluto da Domenico Signore. Il Rotary infatti fa servizio e non poteva tirarsi indietro di fronte a questo progetto”. Che in prima battuta si rivolge a soggetti che hanno casi in famiglia o a chi ha avuto problemi ed è già seguito o non ha potuto fare una visita perché le liste di attesa si sono allungate a causa del Covid. “Riteniamo che saranno soprattutto donne da 40 anni in su a farsi visitare”. spiega ancora Bisonni “la prevenzione è fondamentale”.

 

 


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