Mozione della discordia. Agostini: “Impegno contro i totalitarismi”, Loira: “Nessun riferimento al fascismo italico, ora basta”

PORTO SAN GIORGIO - Botta e risposta tra il capogruppo FdI che ha presentato una mozione e la critica del primo cittadino: "Iniziative politiche come questa tendono solo a provocare, confondere in nome di un passato su cui la democrazia italiana ha vinto e si è fondata, a costo di tanta sofferenza e tanto sangue"

Da sin. Nicola Loira e Andrea Agostini

“E’ appena arrivata in Comune una mozione, inviata dal consigliere comunale Andrea Agostini per conto di Fratelli d’Italia, contro i totalitarismi che si richiamano al Comunismo ed al Nazismo.
Condivisibile ma volontariamente lacunosa”. E’ la presa di posizione del sindaco Nicola Loira sulla mozione presentata dal capogruppo FdI Andrea Agostini.

Nella mozione Agostini chiede, dopo una lunga premessa, l’impegno del sindaco e dell’amministrazione comunale “a esprimere la sua totale adesione morale e politica ai principi contenuti nella risoluzione europea contro ogni totalitarismo e a trasmettere la mozione al Presidente del  Consiglio, a celebrare il 23 agosto come la Giornata europea di commemorazione delle vittime dei  regimi totalitari e a sensibilizzare le generazioni più giovani per il tramite del coinvolgimento di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio”. Chiede anche l’impegno “a promuovere la documentazione del tragico passato totalitario per le vicende che hanno  concretamente interessato il territorio comunale e ad affermare la cultura di una memoria condivisa che respinga i crimini dei regimi nazisti, comunisti, fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato”.

“Dalla lettura della lunga ed articolata mozione, ricca di citazioni e richiami storici, appare subito all’occhio che – la bocciatura di Loira – nessun cenno è fatto all’italico fascismo su cui, nel 21esimo secolo, non può più spendersi ancora parola perché il fascismo è fascismo. E basta. Iniziative politiche come questa tendono solo a provocare, confondere in nome di un passato su cui la democrazia italiana ha vinto e si è fondata, a costo di tanta sofferenza e tanto sangue. Dispiace che a farsi carico di tali mozioni siano personaggi, come ad esempio i consiglieri comunali di Porto San Giorgio, sulla cui cultura democratica non può nutrirsi alcun dubbio”.


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