Viveva nel Fermano il 74enne trovato morto a Porto d’Ascoli: l’autopsia stabilirà le cause del decesso

SAN BENEDETTO - Indagini serrate fin dal ritrovamento del corpo senza vita all'interno dell'auto in una strada secondaria tra la Bonifica e la superstrada. Non ci sono testimoni e nemmeno videocamere che avrebbero potuto aiutare gli investigatori del locale Commissariato e i colleghi della Squadra Mobile di Ascoli. Il ventaglio delle ipotesi è ampio e a coordinare le indagini è il Procuratore capo della Repubblica Umberto Monti

 

di Andrea Ferretti

Ha 74 anni l’uomo trovato morto ieri sera intorno alle ore 22 nelle campagne di Porto d’Ascoli. L’uomo risiedeva nel Fermano. Le indagini sono quasi all’inizio visto che la Polizia si è messa al lavoro fin da subito dopo il ritrovamento del corpo senza vita, avvenuto a seguito della segnalazione di un automobilista che, transitando su quella strada, ha notato l’auto parcheggiata con uno sportello aperto.

Dall’abitacolo spuntavano le gambe dell’uomo che era riverso all’interno della vettura. Sul fatto che possa trattarsi di omicidio saranno determinanti i risultati dell’autopsia che verrà effettuata in tempi molto ristretti proprio per dare un deciso impulso alle indagini che, in queste prime ore, sono fondamentali.

Andrea Crucianelli, dirigente del Commissariato di Polizia di San Benedetto

Indagini che stanno portando avanti gli uomini del Commissariato di Polizia di San Benedetto, diretto da Andrea Crucianelli, e i colleghi della Squadra Mobile della Questura di Ascoli.

Sul posto, poco dopo il ritrovamento, è giunto anche Umberto Monti, Procuratore capo della Repubblica di Ascoli. E’ lui ora a coordinare le indagini. Sarà lui a vagliare i risultati che gli  verranno sottoposti dai medici incaricati di effettuare l’esame autoptico e a raccordarsi con la Polizia.

Al momento resta ampio il ventaglio delle cause che potrebbero aver determinato la morte dell’uomo. Non si può comunque escludere l’omicidio, anche se è emerso un particolare importante: le ferite che il 74enne aveva sulla testa sono fondamentalmente delle profonde escoriazioni. Ciò significa che potrebbe essersele procurate magari scendendo dall’auto e accusando un malore che si è rivelato letale.

Nella zona dove è stato trovato non ci siano videocamere, strumento che spesso, in maniera decisiva, aiuta gli investigatori nella ricostruzione dei fatti. Peggio ancora, al momento non sembra ci siano testimoni.

Umberto Monti, Procuratore capo della Repubblica di Ascoli

E’ successo tutto al buio, o quasi, visto che presumibilmente il decesso è avvenuto tra le ore 21 e le 22, quando è scattato l’allarme.

Sul posto si sono precipitati i soccorsi, rivelatisi poi inutili, e la Polizia che sta setacciando il perimetro della zona alla ricerca di qualche indizio, qualche oggetto che possa aiutarli a far luce.

Questa tragedia non può non riportare alla mente quanto accaduto, a una manciata di chilometri, a Pagliare del Tronto, anche in quel caso molto vicino alle sponde del Tronto. Il 3 giugno 2020 venne ucciso Antonio Cianfrone, ex maresciallo dei Carabinieri, vice comandante della Stazione di Monsampolo. Venne freddato a colpi di pistola.


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