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Lega: “Su Santa Petronilla nessuna strumentalizzazione, presentata la mozione”

FERMO - Il gruppo consigliare del Carroccio, in una lettera aperta e diretta alla giunta Calcinaro, evidenzia le rinnovate problematiche del quartiere cittadino proponendo soluzioni. "Si pensi al bene di quell'area, abbiamo attivato una sottoscrizione nel merito, già attiva presso le attività commerciali"

 

“La Lega Fermo, come promesso in campagna elettorale, non smette di essere dalla parte dei cittadini e presenta una mozione sulle problematiche di Santa Petronilla comprensiva di raccolta firme presso le attività commerciali del quartiere”.

Apre così la rinnovata missiva firmata dai membri del Carroccio presenti nel consiglio comunale fermano, vale a dire Lorenzo Giacobbi, Gianluca Tulli e Luciano Romanella (nella foto), gruppo di minoranza che prosegue affermando quanto segue.

“Per la giunta Calcinaro, invece, le promesse elettorali se le porta il vento e, quando vengono stabnate la stessa spaccia per propri gli interventi nel sociale portati avanti dai cittadini stessi a proprie spese – spiega nel dettaglio il capogruppo  Giacobbi insieme ai colleghi -. L’assessore Scarfini non solo ha negato l’evidenza sia come amministratore che come ex residente del quartiere, ma ha pure mentito sulla stalla per il cavallo di Contrada e le animazioni correlate. Le cita come fiore all’occhiello del programma di riqualificazione, ma non le ha progettate né le paga il comune: sono frutto di idee e quattrini della Contrada”.

Tre i punti su cui la Lega Fermo chiede l’intervento della giunta Calcinaro, “in primis un urgente screening dello stato di salute delle opere pubbliche esistenti (strade, marciapiedi, spazi pubblici del centro commerciale, aree verdi, illuminazione, fogne) per contrastarne il degrado e programmare un piano e un timing degli interventi necessari. In seconda battuta – proseguono i consiglieri – l’analisi delle situazioni di disagio sociale presenti nel quartiere (famiglie, giovani, anziani, disabili) per nuova programmazione/ripristino dei servizi anche con il coinvolgimento della stessa comunità residente. L’obiettivo, in tal senso, secondo i leghisti è quello di creare un contesto sociale positivo ed inclusivo che possa essere supportato anche da spazi e momenti di aggregazione adeguati e strutturati mettendo in rete le realtà del quartiere ed il volontariato. Infine, la videosorveglianza per l’area del centro commerciale di via Gianmarco e le principali aree verdi e di aggregazione pubblica. Non per sfiducia nelle forze dell’ordine, come insinua Scarfini, ma per ulteriore tutela della cittadinanza e dell’ambiente visto che si richiede anche nei pressi delle isole ecologiche per evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti”.

“La mozione della Lega è solo il megafono di quanto evidenziato dall’unanimità dei presenti e il sindaco Calcinaro dovrà dimostrare in consiglio che il suo continuo rimandare <all’apertura al dialogo> non è solo un vuoto slogan – concludono i leghisti -. Mettere in dubbio il vissuto e la stessa intelligenza dei fermani e spostare volutamente l’attenzione sul piano personale mettendo da parte le esigenze della comunità come ha fatto l’assessore Scarfini è cosa grave. Chi amministra deve avere la lungimiranza di guardare al futuro e non rivangare un passato decisamente remoto. Ovvia la necessità di ristrutturare un centro sociale inagibile, sarebbe grave il contrario. Così come è troppo semplice scaricare le responsabilità in termini di sicurezza al già encomiabile lavoro delle forze dell’ordine. Senso di appartenenza, volontariato e collettività sono andate scomparendo sostituite dall’aumentare di problematiche sociali, microcriminalità e degrado. Guai a minimizzare”.

 


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