Gli Scala Mercalli immersi nella storia con la rievocazione della battaglia di Villa Spada

EVENTO - La band fermana, attiva sulle scene rock metal dal 1992 e da sempre vicina ai temi del Risorgimento italiano, domenica scorsa, in collaborazione con l'associazione culturale Hub, la Regione Marche ed il Comune di Potenza Picena, presso Villa Buonaccorsi ha dato vita alla fedele ricostruzione dello scontro tra truppe della Repubblica Romana e francesi svolto tra il 30 giugno e il primo luglio 1849

 

Le autorità intervenute alla rievocazione. Alla destra della dama, Sergio Ciccoli, batterista e fondatore degli Scala Mercalli

 

FERMO – Domenica scorsa, 24 ottobre, presso la bellissima cornice rappresentata da Villa Buonaccorsi di Potenza Picena (MC), illuminata da una bella giornata di sole autunnale, si è svolta la rievocazione storica della battaglia di Villa Spada, svoltasi a Roma tra il 30 giugno e il primo luglio 1849.

L’Associazione Culturale Hub (La Rocca) di Acqua Santa Terme (AP), in collaborazione con il gruppo rock-metal fermano, Scala Mercalli, ha allestito un set del tutto realistico, richiamando quindi nei più fedeli particolari la battaglia che venne combattuta tra i Bersaglieri del comandante Luciano Manara, supportato da garibaldini e volontari, contrapposti alle truppe francesi del generale Oudinot, che assediarono la Roma dove si era costituita da poco la Repubblica Romana di Mazzini: un primo significativo passo per arrivare, come noto, all’unità d’Italia.

La band fermana Scala Mercalli, sulle scene musicali dal 1992 e vicina ai temi del Risorgimento italiano

La manifestazione ha preso il via dal mattino alle 10.00, con lo schieramento dei soldati rievocatori nei pressi della villa, fino all’arrivo delle autorità che hanno sostenuto l’evento, a partire dal presidente dell’associazione Hub, Alessandro Paddeu, che ha motivato il suo forte interesse per la storia e le radici territoriali a tal punto da avallare e sostenere il complesso progetto organizzativo insieme alla band Scala Mercalli.

In rappresentanza della band, il batterista e fondatore Sergio Ciccoli ha sottolineato il forte attaccamento del gruppo alla “storia del Risorgimento italiano, tanto che abbiamo già registrato due album su tale nobile argomento, ricordando inoltre che parte delle riprese della rievocazione in esame faranno parte del videoclip della canzone The Last Defence (Roma Gianicolo 1849) dedicata appunto a Luciano Manara ed agli eroi della battaglia. Tutto ciò per ricordare l’estremo sacrificio dei soldati e dei civili caduti a Villa Spada, come narrano l’allora cronache senza mai arrendersi, in nome di un sogno chiamato Italia, ma anche per sottolineare i forti valori risorgimentali alle nuove generazioni, in modo da far riscoprire loro un’altra tappa delle dure lotte sostenute per raggiungere la libertà e l’indipendenza del nostro Paese”.

Tommaso Tossici nelle vesti del comandante Luciano Manara

In platea, in rappresentanza della Regione Marche, ente a supportare la manifestazione, il consigliere regionale Marco Marinangeli che ha dichiarato quanto siano importanti iniziative del genere “per rivalutare la storia della Regione Marche, non solo perché molti marchigiani sono stati parte importante della storia dell’unità d’Italia, come nell’episodio odierno, ma anche perché iniziative di questo tipo fanno riscoprire, anche a livello turistico, molte zone importanti delle nostre terre, valorizzandole come meritano”.

A seguire, per il Comune di Potenza Picena, a concedere il patrocinio, l’assessore alla cultura Tommaso Ruffini, che si è espresso positivamente, sottolineando quanto sia “importante ricordare i valori risorgimentali che hanno fondato il nostro Paese, soprattutto non far dimenticare il sacrificio di molti giovani come il comandante dei Bersaglieri, Luciano Manara, che per le sue gesta viene ricordato ancora oggi”.

Proprio dal Comune di Barzanò dove trova luogo la tomba ed il monumento nazionale dell’eroico comandante, viene consegnato all’assessore un presente per ringraziare il Comune di Potenza Picena. Messaggera dell’importante gesto la scrittrice lombarda Patrizia Figini, scesa al centro Italia per l’occasione, autrice di molte pubblicazioni risorgimentali dove vengono raccontanti persino molti eventi avvenuti nelle Marche. La scrittrice ha ricevuto a sua volta un dono dall’assessore Ruffini da riconsegnare al comune di Barzanò, con l’auspicio che sia un primo passo per una fertile collaborazione futura. A seguire Massimo Lavini, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, ha sottolineato quanto “l’antico corpo militare fondato nel 1836, famoso in ogni dove per il suo cappello piumato, sia stato importate per ogni battaglia per la libertà che ha affrontato il nostro Paese da allora ad oggi“. Infine, spazio al presidente dell’Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona, Massimo Ossidi, che nel suo intervento ha voluto ringraziare tutti i rievocatori intervenuti per l’accurato lavoro di ricostruzione storica effettuato in precedenza, sfoggiando costumi ed uniformi fedeli alle originali, ringraziando anche con un crest dell’accademia gli organizzatori.

Nel pomeriggio si è svolta poi la vera rievocazione della battaglia nelle diverse sezioni di Villa Buonaccorsi, tra spari a salve dei moschetti e cariche alla baionetta, perfettamente curate dal regista e conduttore delle scene, Fabio Facchini. Si è ricreata quindi un’atmosfera emozionante, perfetta eco di quei giorni del 1849, tutto fino allo scontro finale dove il Manara veniva ferito a morte, accasciandosi tra le braccia di commilitoni e compagni d’arme. Le sue ultime parole famose riecheggiano ancora oggi come, seppur triste ed estremo, fervido esempio di coraggio e di valori lasciati ai posteri da un giovane patriota caduto appena ventiquattrenne: “Dobbiamo morire per chiudere in serenità il Quarantotto, affinché il nostro esempio sia efficace, dobbiamo morire “.

 

Fotogallery

Villa Buonaccorsi, metaforico teatro maceratese a fungere da sfondo per la rappresentazione storica

L’Associazione Nazionale Bersaglieri, Sezione di Potenza Picena, con i propri rievocatori

Il gruppo storico riconducibile all’Accademia di Oplologia e Militaria

Il gruppo dei rievocatori delle truppe francesi

 


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