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La formazione degli autotrasportatori alla base della nuova mobilità green, Onori: “Crescita per professionisti e imprese” INTERVISTA

FERMO - A fare il punto sulla transizione green in corso, questa mattina, ospite di Radio Fm1, Andrea Onori, della scuola guida Car di Fermo e vice segretario Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica.

 

di Maria Vittoria Mori

Socialità, sicurezza stradale, economicità e ambiente. Sono soli alcuni degli obiettivi che potranno arrivare con la crescita della mobilità sostenibile per un traffico urbano più semplice, città vivibili in maniera più dolce, attenta e sicura.

A fare il punto sulla transizione green in corso, questa mattina, ospite di Radio Fm1, Andrea Onori, della scuola guida Car di Fermo e vice segretario Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica. Onori è stato recentemente nominato anche responsabile nazionale per la mobilità sostenibile sempre per Unasca.

“Un cambiamento che vede alla base – ha spiegato – un grande pilastro rappresentato dalla formazione, soprattutto nel settore dei professionisti e delle imprese. Un passaggio fondamentale per tutti ma ancora di più nel mondo delle imprese. Questo  può avvenire solo tramite autoscuole serie e qualificate che a loro volta seguono percorsi di preparazione e aggiornamento al passo con le nuove tecnologie. Una formazione a 360 gradi che parte dai ragazzi e ancor prima dalle scuole, sin da bambini, con l’educazione ad essere attenti pedoni. Nelle nostre aule vedo giovani molto attenti, futuri neopatentati, che hanno sete di conoscere le caratteristiche dei nuovi veicoli elettrici per viaggiare in sicurezza”.

Auto ibride, elettriche, monopattini, bici, moto e scooter, ma anche tir, furgoni, autobus: la rivoluzione green riguarda l’intera concezione dei trasporti partendo da quelle realtà imprenditoriali e da quelle figure che lo fanno per lavoro.

“E’ proprio nel mondo delle imprese che la formazione con le autoscuole tocca livelli di importanza assoluta – evidenzia Onori –  Gli addetti ai trasporti ogni 5 anni devono rinnovare la Carta di Qualificazione Conducente. La formazione su questo fronte rappresenta una doppia opportunità, sia per i lavoratori di settore che per le aziende stesse. Un aggiornamento utile per elevare le  competenze professionali ma anche per migliorar la sicurezza di tutti noi. Agevolazioni che riguardano anche le aziende: elevando la competenza degli autisti si abbassa l’incidentalità, con un risparmio sui mezzi e su eventuali spese straordinarie. Non finisce qui. Una guida ‘eco’ porta ad un risparmio dei consumi. Sono numerosi i vantaggi nel mandare  i propri autisti a formarsi”.

Onori spiega come durante i mesi di chiusura nel bel mezzo della pandemia, insegnanti e istruttori delle scuole guida italiane aderenti ad Unasca, tramite il Centro Studi Cesare Ferrari, siano stati protagonisti di momenti di aggiornamento proprio sul mondo dell’ibrido e dell’elettrico, sperimentando di persona anche la guida di questo tipo di veicoli. Un’ulteriore garanzia sulla professionalità e sulla sicurezza nel rivolgersi ad autoscuole qualificate.

“Le scadenze non sono poi così lontane – conclude Onori – la Commissione Europea ha adottato il pacchetto Fit for 55  che prevede la riduzione del 55%  delle emissioni delle auto entro il 2030 per arrivare poi a zero emissioni prodotte dalle automobili nuove entro il 2035. Non si tratta di un passaggio netto, ma di una transizione che è già iniziata. Come in ogni grande cambiamento ci saranno anche agevolazioni sia per il trasporto privato sia per le imprese. Oggi ad esempio i veicoli merci hanno rimborsi sul gasolio che spendono. In futuro queste agevolazioni saranno sempre più mirate a nuovi tipi di mobilità. Il nostro obiettivo è di avere giovani autisti preparati e sicuri. In questo percorso le autoscuole sono protagoniste insieme insieme alle istituzioni ed alle associazioni di categoria”.

 


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