di Leonardo Nevischi
FERMO – Nella settimana di Halloween, la classifica della Fermana compie la sua piena maturazione: dall’ultimo piazzamento horror nella gestione Domizzi, i canarini salgono al sestultimo posto, agganciando proprio il Pontedera, quest’oggi uscito sconfitto di misura dal “Recchioni” grazie ad un dolcetto dell’uomo del momento: Orazio Pannitteri.
IL TABELLINO
FERMANA 1 (3-4-2-1): Ginestra; Rossoni, Blondett, Scrosta (25′ st Sperotto); Mordini, Mbaye, Graziano, Rodio (48′ st Corinus); Pannitteri (38′ st Urbinati), Frediani (25′ st Bolsius); Cognigni (25′ st Marchi). A disposizione: Moschin, Bugaro, Capece, Alagna, Lovaglio, Rovaglia, Nepi. All. Giancarlo Riolfo
PONTEDERA 0 (3-5-2): Sposito; Bakayoko (40′ st Mattioli), Matteucci (15′ st Shiba), Espeche; Perretta (40′ st Parodi), Catanese, Caponi, Barba, Milani; Mutton (11′ st Benedetti), Magnaghi. A disposizione: Angeletti, Bardini, Marianelli, D’Antonio, Benericetti, Regoli, Di Bella. All. Ivan Maraia
RETI: 4′ st Pannitteri
ARBITRO: Aleksandar Djurdjevic della sezione di Trieste; assistenti Mattia Regattieri di Finale Emilia e Manuel Marchese di Pavia; quarto ufficiale Clemente Cortese di Bologna
NOTE: Ammoniti Graziano, Caponi, Rodio. Corner 2 – 3. Recupero +0′ +5′ . Spettatori 548, incasso 3400 euro
LA CRONACA
La Fermana per proseguire la striscia positiva del “Recchioni” che la vede imbattuta da quando mister Giancarlo Riolfo siede sulla panchina gialloblù, il Pontedera per invertire il trend esterno che l’ha visto sempre tornare a casa senza punti, fatta eccezione proprio per quello strappato in terra marchigiana lo scorso 5 settembre contro la Vis Pesaro. È questo il preambolo della sfida del “Bruno Recchioni” che ha tutti i crismi per rivelarsi un scontro diretto per la salvezza.
Mister Riolfo conferma il 3-4-2-1 che ha ben figurato nelle trasferte di Pescara e di Ancona e schiera Ginestra tra i pali, Rossoni, Blondett e il rientrante Scrosta in difesa, Rodio e Mordini a piedi invertiti sugli esterni, Mbaye e Graziano sulla cerniera di centrocampo e davanti il solo Cognigni supportato da Frediani e da Pannitteri, decisamene l’uomo più in forma tra i canarini. Di contro mister Maraia risponde con un 3-5-2 che vede Sposito in porta, Bakayoko, Matteucci, Espeche nel terzetto difensivo, Perretta e Milani sulle corsie esterne, Caponi in regia, Catanese e Barba mezzali ed il tandem composto da Mutton e Magnaghi a reggere il peso dell’attacco.
La Fermana prova subito a far valere la legge del “Recchioni” e già dopo 5′ va vicinissima al vantaggio: Frediani sgasa sull’out di sinistra e pennella al centro per Cognigni, che in spaccata non ci arriva di un soffio. Dieci minuti più tardi, invece, è Pannitteri a raccogliere una spizzata aerea di Cognigni sporcata da un difensore ospite ed a provarci con un tiro a giro mancino intercettato in tuffo da Sposito.
La risposta del Pontedera è tardiva (39′) e arriva solamente per mano della Fermana perché, dopo un’ottima chiusura di Scrosta, Graziano si disimpegna male all’altezza dei sedici metri e permette a Mutton di involarsi verso la porta gialloblù, costringendo Ginestra all’uscita bassa ed a murare la conclusione con i piedi.
Nella ripresa la gara si sblocca proprio grazie a quello che, avevamo detto, è l’uomo più in forma della Fermana: Frediani con una fiammata improvvisa sull’out di sinistra lascia sul posto Matteucci (errore difensivo che da lì a poco pagherà con la sostituzione per Shiba) ed effettua un tiro-cross all’indirizzo di Mbaye che si era inserito a fari spenti in area di rigore; Sposito nel tentativo di anticipare il calciatore senegalese smanaccia il pallone che, però, arriva sul secondo palo dove c’è appostato Pannitteri, che di testa spinge in porta il gol del vantaggio.
La reazione del Pontedera è assai timida e, nonostante mister Maraia provi a rivitalizzare i suoi buttando in campo quattro uomini freschi (Shiba, Benedetti, Mattioli, Parodi), le vere chance di rimonta dei toscani si presentano solo negli ultimi dieci minuti dell’incontro. Al 88esimo Espeche gira in porta una punizione di Caponi e colpisce l’incrocio dei pali, mentre al 92esimo, sempre sugli sviluppi di un corner calciato dai piedi di capitan Caponi, Sposito (salito anche lui per l’arrembaggio finale) di poco non riesce nell’impresa di emulare Brignoli, il celebre portiere del Benevento che in quel famoso 3 dicembre del 2017 beffò il Milan di Gattuso al 95esimo.
LE DICHIARAZIONI DI MISTER RIOLFO NEL POST GARA
È un Giancarlo Riolfo per sua stessa ammissione “stracontento” quello che si presenta in tribuna stampa nel post partita.
“Devo fare i complimenti ai ragazzi per l’ottima prestazione. Quest’oggi abbiamo portato a casa tre punti importantissimi e farlo non era scontato. Questa seconda vittoria consecutiva ci dà morale, confidenza e convinzione di poterci togliere delle soddisfazioni. Finalmente sto riavendo il gruppo quasi al completo e sono contento che chiunque entri, a prescindere dal minutaggio che concedo, si faccia trovare sempre presente. Voglio dedicare questi tre punti proprio a chi sta giocando meno: partite così se non si vince di squadra si fatica a portarle a casa. La squadra è stata brava a gestire le criticità e questo deve dare forza e compattezza a tutto il gruppo”.
Doppiamente felice, invece, Edoardo Scrosta che oltre per i tre punti ha gioito anche per il rientro in campo a due mesi di stanza dall’infortunio di Siena. “Sono contento – ha commentato -, ma devo ammettere che ho chiesto la sostituzione perché ero davvero cotto, non ne avevo più. Vincere aiuta a vincere e avevamo bisogno di conquistare punti dopo le belle prestazioni che però non ci avevano fruttato giovamenti di classifica. Difesa a tre? Dove c’è bisogno gioco, l’importante è essere rientrato e aver ottenuto la vittoria”.
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