di Maria Nerina Galiè
Si guarda al futuro con ottimismo all’Unità operativa complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dell’ospedale “Murri” di Fermo. Sono infatti in arrivo – a brevissimo – medici, l’Osservazione Breve Intensiva, una nuova Tac e, per i primi mesi del 2022, 10 posti letto di semi intensiva (di questi non è stato stabilito a quale reparto afferiranno).
Nel frattempo, per colmare la carenza di personale medico, l’Area Vasta 4 ha emanato un “avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di 1 incarico libero-professionale”.
Tale procedura – attivata su richiesta del direttore dell’Uoc (“considerata la grave carenza di organico, aggravatasi nell’ultimo periodo”) – è subordinata “all’infruttuosità dell’avviso interno e della verifica della disponibilità del personale dipendente del Servizio sanitario regionale”, si legge della determina firmata da Roberto Grinta, direttore di Area Vasta 4.
“E’ la prima volta che viene applicata questa procedura, almeno da quando ci sono io”, afferma il dottor Alessandro Valentino, primario dell’Unità operativa complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza del “Murri” dal primo marzo 2021.
La cronica carenza di medici di medicina d’urgenza, infatti, che attanaglia l’ospedale fermano, come tutti gli altri delle Marche, da oltre un anno viene sopperita con personale fornito da cooperative a copertura di turni, per garantire il servizio.
Sono specializzati in medicina d’urgenza?
“No – a rispondere è il dottor Valentino – sono chirurghi, anestesisti, cardiologi. Ma al Pronto Soccorso le specializzazioni richieste sono varie”.
L’incarico da conferire al libero professionista andrà “da un minimo di 4 ad un massimo di 12 turni mensili di 12 ore” ed avrà durata di 12 mesi, “salvo cessazione anticipata correlata all’assunzione di personale medico a tempo indeterminato”.
Cosa c’è all’orizzonte, dottor Valentino?
“E’ stato indetto un concorso per medici d’urgenza, o con specialità equipollenti, per il nostro Pronto Soccorso, le domande scadono a metà novembre. Il concorso ci sarà a gennaio”.
Al momento, la sua Unità operativa, di quanto personale medico dispone e di quante unità è sotto organico?
“Abbiamo 5 medici al Pronto Soccorso e 12, tra strutturati e medici convenzionati per il 118. Questi ultimi però lavorano anche al Pronto Soccorso. Siamo sotto di almeno una decina di medici”.
Nel frattempo il reparto si prepara ad inaugurare 8 posti letto dell’Obi.
“E’ questione di giorni. I letti sono già predisposti e dotati della necessaria strumentazione. Sono 8 posti dei 13 di cui già disponeva il Pronto Soccorso e che erano utilizzati per appoggiare i pazienti in attesa di dimissioni o del ricovero nei reparti appropriati.
Il “Murri” – è sempre il primario che parla – ha meno posti letto rispetto agli altri ospedali regionali ed il Covid ha acuito l’esigenza.
Dei 13 letti, 5 infatti rimarranno a disposizione degli altri reparti”.
Poi arriveranno la Tac, dedicata al Pronto Soccorso, la cui inaugurazione è pure imminente e 10 letti di semi intensiva, di cui il “Murri” non dispone.
“Tutto questo – sottolinea il dottor Alessandro Valentino – rappresenta un balzo in avanti e che ci proietta verso l’ingresso nel nuovo ospedale. Stiamo lavorando sodo con il direttore di Area Vasta 4, il dottor Grinta.
Daremo finalmente risposte concrete alle esigenze del personale e, soprattutto, dei cittadini. Ed una certezza: la riduzione dei tempi di attesa al Pronto Soccorso”.
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