di Silvia Remoli
FERMO – Si è concluso lo scorso weekend, presso la palestra Coni, il corso di formazione per tecnici di pugilato di primo livello: un mese intenso di studio e di pratica per ottenere una qualifica che è garanzia di professionalità e di competenza, a trovare epilogo con un esame finale, durante il quale gli aspiranti hanno dovuto superare il vaglio di Biagio Zurlo, un nome che nel mondo della pugilato è sinonimo di esperienza.
Il Fermano si conferma così un territorio che coltiva tale disciplina sportiva non solo dal punto di vista di chi la pratica ma anche di chi la insegna, questo anche per assicurare un livello alto di preparazione a chi vuole farne una carriera ed una concentrazione di tecnici sapienti in grado di trasmetterne i giusti valori oltre che i movimenti corretti.
Il corso è stato organizzato dal comitato regionale marche della federazione pugilistica italiana ed ha coinvolto come docenti Ivan Traini, professore di metodologia di insegnamento e di allenamento, Cristian Giantomassi, formatore area tecnico-tattica, ed all’esame finale il noto partenopeo Biagio Zurlo, referente nazionale dei tecnici, nonché figlio d’arte di Lucio Zurlo, maestro inossidabile della Boxe Vesuviana. Presente altresì, come formatore, Gabriele Fradeani, ex presidente del comitato regionale.
Tutti i candidati frequentanti sono risultati idonei, tra questi Roberto Bassi, Francesco Cacciapuoti, Alessandro Capriotti, Luca Cenerelli, Jonny Cocci, Emanuele, Giannoni, Simone Pardini, Francesca Pignati, Antonio Suriano, Andrea Tulli, provenienti da tutte le province marchigiane. Tutto ciò ha destato la massima soddisfazione dell’attuale ed attivissimo presidente del Comitato Regionale Marche della Federazione Pugilistica Italiana, Luciano Romanella, indiscusso amante di questo nobile sport.
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