Urta due ciclisti, uno cade: l’automobilista non si ferma ma la Polizia stradale lo rintraccia, denunciato un giovane

FERMO - A seguito delle lesioni, fortunatamente non molto gravi, riportate dal ciclista, l'automobilista è stato denunciato per omissione di soccorso ai sensi dell’art. 189 del codice della strada

“Identificato dalla Polizia di Stato il conducente dell’auto che la mattinata di pochi giorni fa ha investito un ciclista lungo la strada provinciale di Capodarco, all’altezza di Contrada Alberelli in territorio extraurbano nel Comune di Fermo, per poi allontanarsi senza prestare soccorso”. E’ quanto fanno sapere proprio dalla Polizia.

“Gli agenti della Sezione Polizia Stradale di Fermo, grazie alla testimonianza di altri ciclisti testimoni oculari dell’incidente, hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto, accertando che – la ricostruzione della Polizia – il conducente di un’auto aveva effettuato il sorpasso azzardato di tre biciclette, condotte da ciclisti in fase di allenamento. Durante la manovra di sorpasso un primo ciclista è stato urtato al braccio dallo specchietto destro del veicolo, senza ulteriori conseguenze, mentre un secondo ciclista, colpito dall’auto, era caduto a terra. Il conducente della vettura, aveva in un primo momento rallentato, riprendendo subito la marcia senza prestare soccorso al ciclista infortunato. Dopo la segnalazione dei ciclisti, una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Fermo ha rintracciato presso la propria abitazione un giovane, risultato essere il conducente in quell’occasione dell’auto, che ha confessato la propria responsabilità”.

A seguito delle lesioni, fortunatamente non molto gravi, riportate dal ciclista, l’incauto automobilista è stato denunciato per omissione di soccorso ai sensi dell’art. 189 del codice della strada. L’articolo in questione dispone che l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano subìto danno alla persona.  In caso di violazione della norma è prevista, in sede giudiziale, la reclusione da sei mesi a tre anni e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre anni.

 


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