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Terza corsia, stati generali a Porto San Giorgio. Ciabattoni (Pd) apre la commissione alle categorie

PORTO SAN GIORGIO - Si torna a parlare di terza corsia nella seconda commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni (Pd). Sarà l'occasione per fare un punto sullo stato dell'arte ascoltando anche le categorie produttive interessate dall'opera. A metà novembre nuovo vertice a Roma tra Regione e Società Autostrade.

di Sandro Renzi

Si torna a parlare di infrastrutture ma soprattutto di terza corsia. E lo si farà nuovamente nella seconda Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni. L’appuntamento è per il 10 novembre. Stavolta, però, per scelta della presidente, all’incontro prenderanno parte non solo i consiglieri di maggioranza ed opposizione, come peraltro è avvenuto in occasione del primo appuntamento, ma anche Stefano Violoni, Presidente regionale di Ance Marche, Fabrizio Luciani, presidente provinciale di Confindustria Fermo, Massimo Valentini, presidente della Fondazione San Giacomo della Marca e Gianluca Vecchi, presidente dell’Ataf, l’associazione degli albergatori del Fermano.

Alla lettera di convocazione, la Ciabattoni ha allegato il documento redatto dal Comitato di salvaguardia del verde a Porto San Giorgio, che di fatto prende posizione contro l’ipotesi di un ampliamento del tracciato autostradale in sede. Sarà quella l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte in attesa che i vertici regionali tornino a Roma a metà novembre per incontrare quelli della Società Autostrade. Come noto si parte da un progetto che prevedeva la terza corsia fino a Pedaso. Poi stoppato dalle Amministrazioni di Fermo e Porto San Giorgio. La giunta Acquaroli, dal canto suo, ha chiesto di ridiscutere l’opera da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto, così da avere una pianificazione che interesserà tutto il sud delle Marche. Un pò quello che vanno chiedendo a più riprese le amministrazioni sangiorgesi. Quando Società Autostrade farà la sua proposta, i sindaci interessati saranno ovviamente chiamati a dire loro. Consapevoli questa volta, che non si può perdere nuovamente il treno e che occorre compattezza per pesare politicamente di più. Per questo motivo a Porto San Giorgio si cerca una intesa tra maggioranza ed opposizione e si stanno creando già ora le basi per una comune posizione sul tema, che possa restare tale anche dopo le prossime elezioni.

 


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