Non si fermano all’alt sulla Statale, inseguimento in A14: la Polizia autostradale li blocca e arresta un ricercato

POLIZIA - La Questura: "Al termine delle verifiche è risultato che uno dei tre italiani, un ragazzo di circa venticinque anni residente nel foggiano, era destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere, per reati predatori, disposta dal Tribunale di Salerno per l’esecuzione del quale era ricercato ormai da due anni. Ulteriori accertamenti hanno fatto emergere che il conducente del veicolo controllato non aveva mai conseguito la patente di guida e che l’intestatario era una sorta di prestanome che è risultato proprietario di oltre 50 autovetture, pur non essendo titolare di alcun reddito lecito"

di redazione CF

Non si fermano all’alt lungo la statale Adriatica e imboccano l’autostrada. Ma la Polizia stradale, con la sua sottosezione autostradale di Porto San Giorgio, si lancia all’inseguimento dell’auto, la blocca e arresta un ricercato che era nella vettura. Ancora un ‘centro’ da parte della Polizia, dunque, nella lotta all’illegalità, in ogni sua forma. Ma andiamo per ordine con la ricostruzione dei fatti che hanno portato all’arresto di un ricercato e alla contravvenzione per il conducente dell’auto, risultato intestatario di 50 auto nonostante non avesse alcun reddito, per guida senza patente, mancanza di assicurazione e intestazione fittizia del veicolo che è stato sottoposto a sequestro.

La Polizia di Stato fermana, nella giornata di ieri, ha infatti ricevuto la segnalazione riguardante un’auto sospetta con tre persone a bordo che si era allontanata con manovre azzardate al fine di evitare il controllo da parte di altre pattuglie in servizio di controllo del territorio nella zona di Porto Sant’Elpidio, lungo la statale Adriatica, all’altezza del casello autostradale.
Una pattuglia della Sottosezione autostradale di Porto San Giorgio, in servizio di vigilanza sulla tratta di competenza della A14, è riuscita ad intercettare nella zona di Grottammare il veicolo segnalato, che ha imboccato l’autostrada proprio a Porto Sant’Elpidio, e lo ha inseguito a forte velocità fino a raggiungere un tratto di strada idoneo per fermare la vettura, nei pressi del casello di San Benedetto del Tronto, dove gli operatori della Polizia Stradale sono riusciti a bloccarla in sicurezza.

I tre giovani occupanti – i dettagli forniti dalla Questura di Fermo – sono risultati tutti sprovvisti di documenti di identificazione e l’auto non era intestata ad alcuno di loro; il veicolo era, inoltre, scoperto della prescritta assicurazione obbligatoria. Il personale della Polizia di Stato intervenuto, coadiuvato dai colleghi della Squadra di polizia giudiziaria della Sottosezione autostradale, ha svolto gli accertamenti sui tre soggetti, risultati tutti pluripregiudicati e con molti precedenti per furti sia in abitazione che di autovetture in diverse zone del territorio nazionale. Al termine delle verifiche è risultato che uno dei tre italiani, un ragazzo di circa venticinque anni residente nel foggiano, era destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere, per reati predatori, disposta dal Tribunale di Salerno per l’esecuzione del quale era ricercato ormai da due anni”.

“Ulteriori accertamenti hanno fatto emergere che il conducente del veicolo controllato – aggiungono dalla Polizia – non aveva mai conseguito la patente di guida e che l’intestatario era una sorta di prestanome che è risultato proprietario di oltre 50 autovetture, pur non essendo titolare di alcun reddito lecito. Il soggetto colpito dall’ordine di carcerazione è stato trasportato presso la casa di reclusione di Ascoli Piceno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre il conducente è stato contravvenzionato per guida senza patente, mancanza di assicurazione e intestazione fittizia del veicolo che è stato sottoposto a sequestro. Una delle tante quotidiane attività di intervento della Polizia Stradale fermana che questa volta, come in altre numerose occasioni, è solo il primo passo per le indagini di polizia giudiziaria che vengono successivamente sviluppate dai professionisti della Specialità della Polizia di Stato i quali, oltre a garantire la sicurezza della circolazione su strade ed autostrade sono sempre in prima linea per il contrasto alla criminalità, anche quella in transito sulle nostre arterie stradali; ed è verosimile che i tre fermati non fossero solo in transito”.


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