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“Benelli su Benelli”, il film della leggenda su due ruote che parte dal Montani

FERMO - Questa mattina all'istituto “Montani” si è tenuta la presentazione, in modalità di lezione aperta, del docufilm “Benelli su Benelli”

di Marco Raccichini

Nella presidenza dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Montani” si è tenuta la presentazione, in modalità di lezione aperta, del docufilm “Benelli su Benelli”. E, questa mattina, alla conferenza stampa, hanno hanno preso parte le autorità cittadine con il primo cittadino Paolo Calcinaro, la dirigente Stefania Scatasta, gli assessori Annalisa Cerretani e Micol Lanzidei, Stefano Pompozzi per la Provincia, la famiglia Benelli, lo staff della casa di produzione Genoma Film con Paolo Rossi Pisu, il cast con la regista Marta Miniucchi, la sceneggiatrice Annapaola Fabbri e l’attore protagonista Alessandro Gimelli. In collegamento tutti gli studenti dell’Itis  Montani per un totale di 1700 partecipanti.

Benelli su Benelli è un docufilm della casa di produzione Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, ispirato alla vita del leggendario pilota Tonino Benelli in cui, grazie al lavoro della sceneggiatrice Annapaola Fabbri, è stata ricostruita, sullo sfondo dell’Italia tra le due guerre, la breve vita umana e sportiva del più piccolo dei sei fratelli Benelli, fondatori ai primi del Novecento della famosa casa motociclistica di Pesaro, un marchio divenuto leggendario.
Il film è stato realizzato con il contributo di Regione Marche – Fondi Por-Fesr 2014-2020, Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura, Comune di Pesaro, Riviera Banca, in collaborazione con Moto Club T. Benelli, Registro Storico Benelli, Terra di Piloti e Motori, Cna cinema e audiovisivi Marche e realizzato con il sostegno di CmtOrange Tools di Marcello Tommassini e con il Patrocinio del Comune di Fermo. La proiezione del docufilm è in programma domani alle ore 15 al Cinema Sala degli Artisti di Fermo.

La storia, con la voce narrante di Neri Marcoré, è ispirata alla vita del leggendario Tonino Benelli, ricostruita sulla sfondo dell’Italia tra le due guerre la breve vita umana e sportiva del più piccolo dei sei fratelli Benelli, fondatori della casa motociclistica di Pesaro. La preside Stefania Scatasta ha fatto gli onori di casa guidando la conferenza e sottolineando il prestigio dell’iniziativa culturale ed il legame che intercorre tra la famiglia Benelli e l’istituto Tecnico Montani. “La famiglia Benelli fonda nel Montani le sue origini formative – spiega la preside – grazie alle quali, nei primi anni del 1900 hanno poi realizzato la famosa ditta motociclistica”.

“Il Montani è tecnologia e siatene orgogliosi – prosegue il sindaco Paolo Calcinaro  rivolgendosi agli alunni in collegamento – il legame dell’Istituto Montani con la ditta Benelli è storia. Questa scuola ha forgiato menti brillanti e persone illustri che hanno contribuito alla costruzione dell’imprenditoria italiana”.

 

 

La Genoma film è una casa di produzione giovane, all’opera da cinque anni, periodo in cui l’attività è stata molto prolifica. “Per il 2022 abbiamo avuto l’incarico di girare un film sulla deposizione della stella alla memoria di Luciano Pavarotti nel celebre ‘wall of fame’ negli States:  in quella occasione proietteremo anche il film su Benelli” racconta il presidente Paolo Rossi Pisu.

La storia del film ‘Benelli su Benelli’ viene raccontata da due donne anche se si tratta di una storia al maschile, ma non del tutto come tengono a sottolineare, appunto, Marta Miniucchi e Anna Paola Fabbri.

“La figura cardine che ha reso possibile che i sogni divenissero realtà fu in verità la mamma dei fratelli Benelli – spiega la regista Marta Miniucchi – questa donna, peraltro rimasta vedova, seppe capire la grande passione per la meccanica che muoveva Giuseppe e Giovanni fin da piccoli. Diede loro la possibilità di studiare all’Itis Montani di Fermo, scuola che all’epoca rappresentava un’eccellenza assoluta in Italia. Dopo gli studi vendette dei terreni agricoli per poter realizzare l’officina. Mosse molto audaci per i primi anni del Novecento e lungimiranti, ma che resero possibile scrivere un pezzo di storia d’Italia”.

“E’ stata una sfida raccontare questa storia – prosegue la sceneggiatrice Anna Paola Fabbri -il cui messaggio principale è che bisogna sognare e studiare per far si che il sogno diventi realtà. L’Italia di quegli anni era un paese rurale. Dei ragazzi hanno avuto come sogno la meccanica e grazie alla loro voglia di emergere e alla forte passione hanno realizzato un progetto pazzesco. Per questo ci è piaciuto raccontarne la storia. Abbiamo dovuto studiare molto, mettendo insieme documenti cartacei dell’epoca fascista, rare riprese, materiale fotografico ma fondamentale è stato l’aiuto di Giacomo Agostini, il 15 volte campione del mondo, che ci ha raccontato il motociclismo di quegli anni e di Paolo Prosperi, recentemente scomparso a cui dedichiamo il film. Lo abbiamo chiamato ‘Benelli su Benelli’ – prosegue la regista – perché  si trattava di un Benelli uomo su una moto Benelli, un’accoppiata che ai tempi fece furore. Ci sono molti giornali dell’epoca in cui vengono descritti sia la moto, considerata un vero gioiello, che un Tonino esaltato, sulla scia del futurismo del periodo fascista, come un eroe, un vero divo celebrato in vita e non post-mortem come spesso accade”.

Il film ne descrive anche l’aspetto umano, oltre che professionale. “Non è stato difficile entrare nel personaggio – ci racconta l’attore Alessandro Gemelli – perché mi sono ritrovato nel suo modo di essere così funambolo nella vita e spericolato sulla moto come spesso i motociclisti sono, forse perché sono motociclista anche io, per cui è stato bello interpretarlo. La difficoltà maggiore è stata il fatto di dover fumare tantissimo, di continuo praticamente, come usavano all’epoca uomini e donne, ma al di là di questo, è stato molto bello perché il motociclismo di prima era molto più romantico e autentico. Il film sprona a realizzare un sogno. Lasciate correre i vostri sogni, appunto, questo è il messaggio forte”.

I motori delle moto Benelli sprigionavano più potenza a parità di cilindrata e questo consentì di vincere sostanzialmente tutte le gare di motociclismo. Questo diede il Montani ai fratelli Benelli, le competenze tecniche migliori e un grande senso dell’imprenditoria, mentre la famiglia Benelli ha regalato al Montani la scrittura di una pagina di storia del nostro paese.


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