“Addio Massi, ora aiutaci da lassù”, “Stammi vicino e proteggimi”. “Oh Massi, ma che ci combini? Una preghiera per te”. “Vola Massi, grande per sempre”, “E ora? Non ci sei più. Mi spiace tanto e non riesco a crederci…mi hai lasciato senza parole. mi mancherai. Ti voglio bene Massi”. “Ciao Massi, fai buon viaggio amico mio”. E sono solo alcuni delle centinaia di messaggi che questa sera hanno invaso i social network per la scomparsa di Massimiliano Panfili, 51enne sangiorgese stroncato da una malattia incurabile.
Panfili si è spento nel tardo pomeriggio di oggi e la nefasta notizia si è rapidamente diffusa tra amici e conoscenti, tutti sprofondati in un commovente cordoglio per la perdita di una persona amata e stimata. In lutto il mondo dell’associazionismo e dell’emergenza sanitaria. Sì perché Massimiliano Panfili era un infermiere Asur della Potes 118. Un uomo sempre sorridente, stimato professionalmente, attivissimo sia nel mondo dell’associazionismo, appunto, che tra i tanti hobby, in tanti lo ricordano lanciarsi con il paracadute come immergersi sott’acqua. Insomma una persona piena di vita che sapeva regalare vita, a partire dalle vesti di soccorritore che indossava con orgoglio e responsabilità. Massimiliano Panfili se n’è andato e bastino i tanti messaggi rimbalzati sui social network per descrivere quanto fosse amato, e per testimoniare quanto mancherà a tutti, a partire dai tanti amici che oggi si stringono in un simbolico e sentito abbraccio ai familiari. Panfili lascia la moglie Elisabetta, i figli Alessandra e Niccolò, la mamma Luciana e il fratello Enrico. I funerali si terranno domani, lunedì 6 dicembre, alle 10,30 nella chiesa di San Giorgio.
Cristiano Ninonà
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