di Sandro Renzi e Giorgio Fedeli
La prima giornata di tamponi al PalaSavelli parte come peggio non poteva. Caos lungo la Statale, traffico in tilt, auto bloccate e lavoratori infuriati. Esplode la polemica sui social. Il tratto interessato è quello compreso tra le due rotatorie a sud di Porto San Giorgio dove dalla prima mattina è comparso il lungo serpentone di autovetture dirette al nuovo centro tamponi allestito al Palasavelli dall’Area vasta 4.
Nessuno forse immaginava che una scelta simile potesse avere conseguenze così pesanti sulla viabilità. Stando a quanto avveniva fino a pochi giorni fa lungo via Leti, dove era stato inizialmente collocato il punto tamponi sotto al palazzo della Provincia, i maggiori disagi si concentrerebbero nelle prime ore del mattino. Ma la Valdete non è la Castiglionese. La prima viene percorsa giornalmente da migliaia di auto e mezzi pesanti rappresentando una strada di collegamento tra la costa e l’entroterra. Ora l’imbuto che si è venuto a creare in quei pochi metri sta letteralmente paralizzando una città. Lunghe code sulla statale Adriatica. E, come siamo ormai abituati a vivere, con inevitabili ripercussioni anche sulla Valdete, fino a Salvano e oltre. Via Santa Vittoria e via Galvani sono state chiuse al traffico dalla ss16 (transito consentito solo ai residenti) perché a ridosso del PalaSavelli una corsia, quella che sale dalla Valdete, è riservata a chi è diretto all’hub. “Ma come si fa a organizzare le cose in questo modo – l’affondo al vetriolo di alcuni automobilisti in coda – il caos si creava in via Leti, figuriamoci qui”. “Ora chi mi ripaga del tempo perso? Arriverò tardi al lavoro, spiegateglielo voi al mio capo” tuona una donna diretta a Pedaso. “Come se fosse una novità che si limita, anche con un divieto, la circolazione sulla ss16 o a dalle parti della Statale, scoppia subito il caos. Non si poteva non sapere”, le parole al vetriolo di un lavoratore bloccato, come tanti altri, all’altezza del casello autostradale. Un caos che sicuramente dovrà comportare degli ‘aggiustamenti’, per usare un eufemismo. E subito, visto che una mattina di circolazione in tilt è già troppo per migliaia di persone che sono ormai esasperate dalle continue paralisi al traffico, che sia per i lavori in A14 o altro. E un hub da incubo, francamente, il Fermano poteva poteva risparmiarselo.
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