Guardia medica notturna, incontro Ubaldi-Grinta: impossibile nei week end ma il sindaco non ci sta. Chiesto il punto primo intervento

MONTEGRANARO Ubaldi e Zincarini: "Abbiamo mostrato contrarietà a questa gestione dei servizi notturni, che di fatto mette il nostro Comune per l'ennesima volta, in ambito sanitario, in una posizione svantaggiosa rispetto ad altri centri. Il Direttore generale ha chiesto di poter avere un pò di tempo in più per approfondire meglio l'intera questione, non escludendo nemmeno di rivedere le scelte finora portate avanti, dicendosi disponibile anche a verificare la possibilità di aggiungere altre prestazioni ambulatoriali a breve termine"

Il sindaco Endrio Ubaldi

Mancano i medici e la guardia medica notturna a Montegranaro non può essere garantita sette giorni su sette. Questo in estrema sintesi l’esito dell’incontro tra il sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, e il direttore Av4, Roberto Grinta. Ma il primo cittadino non ci sta, anche se il direttore chiede pazienza, e pensa di portare la questione in Regione. Sul tavolo anche un’altra richiesta dell’amministrazione comunale: far diventare il Presidio ospedaliero un punto di Primo Intervento.

Ma andiamo per ordine. Si è svolto, infatti, oggi pomeriggio l’incontro fra il sindaco Ubaldi, accompagnato dall’Assessore ai servizi sociali Anna Lina Zincarini ed il direttore generale dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta accompagnato dal dottor Corsi, direttore delle Cure Primarie. Gli amministratori montegranaresi hanno ribadito “la ferma contrarietà alla situazione venutasi a creare negli ultimi giorni in relazione alla mancata presenza della guardia medica presso il presidio ospedaliero ed hanno anche richiesto un maggior orario per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, oltre all’opportunità, una volta cessata l’emergenza, di far diventare il Presidio ospedaliero un punto di Primo Intervento”.

“Il direttore generale ha subito chiarito che – spiega direttamente Ubaldi insieme all’assessore Zincarini – la postazione di guardia medica notturna non è stata assolutamente soppressa e che non corrisponde al vero che nelle scorse settimane la stessa sia sempre stata chiusa. In alcuni giorni, in particolare nei fine settimana, mancando alcuni medici, sono rimaste aperte delle sedi in cui vi sono le cure intermedie e dove vi sono dei medici che hanno la titolarità per tali sedi. Stante la forte mancanza di medici nell’immediato sarà impossibile garantire la presenza della guardia medica 7 notti su 7, sebbene, a meno di un numero elevato di assenze improvvise fra i medici, nei 5 giorni feriali dal lunedì al venerdì la presenza notturna dovrebbe essere certa, mentre il sabato la presenza sicura sarà dalle ore 10 alle 20 e la domenica dalle ore 8 alle 20 con la possibilità nell’arco di un mese di qualche presenza notturna anche al fine settimana. Oltre tale soluzione al momento non è possibile andare per i vertici dell’Area vasta, che hanno assicurato un aumento delle ore per le prestazioni specialistiche di cardiologia e fisiatria, mentre per la richiesta riguardante il punto di primo intervento, al momento non è possibile fare programmi, in quanto con i fondi del Pnrr vi sarà un sostanziale cambiamento di tutto il sistema assistenziale ed emergenziale”.

Il Sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali pur apprezzando lo sforzo di cercare di far essere presente la guardia medica tutti i giorni, sebbene senza le notti del sabato e della domenica, hanno ribadito la loro “contrarietà a questa gestione dei servizi notturni, che di fatto mette il quinto Comune come numero di abitanti della provincia di Fermo per l’ennesima volta, in ambito sanitario, in una posizione svantaggiosa rispetto ad altri centri”.

Gli stessi hanno ricordato come “anche per la Potes assicurata in un primo momento a Montegranaro in passato sia stata fatta un’ingiustizia ai danni della collettività veregrense” ed hanno anticipato che faranno presente “tale situazione a livello regionale, affinché si rivedano le scelte passate sulle titolarità a livello di guardie mediche, che penalizzarono ancora una volta Montegranaro. Il Direttore generale – conclude Ubaldi – ha chiesto di poter avere un pò di tempo in più per approfondire meglio l’intera questione, non escludendo nemmeno di rivedere le scelte finora portate avanti, dicendosi disponibile anche a verificare la possibilità di aggiungere altre prestazioni ambulatoriali a breve termine”.


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