di Alessandro Luzi
“Lo Stage Internazionale del Saxofono è un evento importante che attirava e attirerà molti musicisti e studenti provenienti da tutta Italia e anche dall’Estero. Per il Conservatorio di Fermo rappresenta un momento artistico e didattico rilevante”. L’introduzione del professor Nicola Verzina, direttore del Conservatorio di Fermo, in cui questa mattina si è svolta la presentazione del XXVI Stage Internazionale del Saxofono, evidenzia la caratura dell’appuntamento. Si inizierà domattina alle 9, con l’introduzione affidata al maestro Massimo Mazzoni, presidente A.S.I. (Associazione Sassofonisti Italiani) e la conclusione, programmata per le 17.30, vedrà l’esibizione di Valentin Kovalev, importante concertista russa. “La manifestazione si svolgerà online sulla piattaforma Zoom ma non per questo sarà meno importante – spiega il direttore – anzi, questo facilita la partecipazione del pubblico. Contiamo infatti circa 170 partecipanti e ci saranno collegamenti con tutto il mondo”.
Infatti il programma è ricco ed ampio e non può essere altrimenti per uno stage che si protrae dal 1994, diventato quindi il punto di riferimento per musicisti, docenti e studenti. Uno scambio artistico, culturale e sociale prolifico e denso di contenuti. Lo scopo è di favorire la crescita culturale e la formazione professionale dei giovani. Lo ricorda l’avvocato Igor Giostra, presidente del Conservatorio: “Questo evento è assimilabile ai primi convegni degli anni ‘80, occasioni rare e non ripetute. Qui invece abbiamo la possibilità di ripeterlo annualmente. È un momento culturalmente e professionalmente elevato e vede la partecipazione di musicisti e studenti provenienti da tutto il mondo. Inoltre conferisce prestigio e ritorno di immagine anche al Comune di Fermo. È un segno di lungimiranza e prospettiva che il Conservatorio lancia in quanto l’obiettivo è anche mirare agli aspetti formativi e professionali degli studenti. C’è solo il rammarico di non poterlo svolgere dal vivo, tuttavia le piattaforme online sono uno strumento potentissimo in grado di unire persone distanti tra loro”. Perciò anche questa edizione, come la precedente, è nel segno della tecnologia. Nonostante ovviamente si perda quell’impatto sensoriale ed emotivo trasmissibile solo con performance svolte in presenza, ormai musicisti e docenti si sono attrezzati per garantire la massima qualità uditiva e visuale anche da remoto.
In secondo luogo Giostra tiene a ringraziare quanti si sono adoperati per l’organizzazione dell’evento e per il supporto prestato in fase di progettazione ovvero l’Associazione Nazionale Sassofonisti Italiani, il direttore del Conservatorio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e le ditte del sassofono (Selmer, Buffet Crampon, Vandoren).
“Un sentito ringraziamento va anche ai ragazzi e studenti, in particolare Michele Chirichella, che offrirà il suo supporto per la parte inerente i collegamenti e Monica Moschese – l’esposizione del programma da parte del presidente Massimo Mazzoni – La bellezza dell’online è che ogni desiderio diventa possibile quindi abbiamo un numero cospicuo di collegamenti, addirittura anche con il Conservatorio di Wuhan. Non mancheranno connessioni con Parigi e Bordeaux, in particolare con Matthieu Delage, Christian Lauba e Lorenzo Simoni, studente che da Livorno dialogherà musicalmente con i primi. Chiuderà la giornata di sabato Jérome Laran, concertista e professore di Saxofono al Conservatorio di Parigi”. Poi si continuerà domenica a partire dalle ore 9.30. “Si aprirà con una diretta da Amburgo, affidata alla concertista Asya Fateyewa. Sarà un momento interamente dedicato al compositore tedesco Johann Sebastian Bach. Molto singolare è l’approfondimento riservato a Naomi Sullivan e Dr. Clare Loveday, una unione tra Conservatorio di Birmingham e di Johannesburg. Si concentreranno sul rapporto tra il saxofono e le sue trascrizioni. Infine Gregory Letombe e Valentin Kovalev omaggeranno due importanti musicisti come Astor Piazzolla e J. Ibert”. Chiosa Mazzoni: “Un repertorio vasto che comprende ed unisce stilemi musicali differenti. Siamo felici di trovarci per via anche della risposta del pubblico, come sempre molto partecipativo e desideroso di approfondire tematiche riguardanti l’arte musicale, in particolare il saxofono”.
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