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Sos criminalità, Porto Sant’Elpidio più sicura: nuove telecamere a presidio dei quartieri periferici

PORTO SANT'ELPIDIO - Il comune presenta il piano integrazione alla Prefettura per partecipare al bando del ministero dell’Interno per avere la possibilità di rafforzare il sistema di videosorveglianza. Romitelli: “Abbiamo redatto un piano sicurezza con la polizia locale e con i tecnici: territorio coperto al 70% da occhi telematici”

Vitaliano Romitelli

 

di Leonardo Nevischi

Porto Sant’Elpidio si blinda. Da nord a sud, dal centro alla periferia, dalle vie interne al lungomare, senza tralasciare gli snodi viari sulla statale, i parchi pubblici e la stazione ferroviaria: presto l’intera città sarà controlla da occhi telematici che garantiranno una maggiore sicurezza ai cittadini. L’amministrazione comunale, infatti, ha presentato un piano integrazione alla Prefettura per partecipare al bando del ministero dell’Interno affinché si possa avere la possibilità di essere sovvenzionati nel rafforzamento del sistema di videosorveglianza.

“Abbiamo redatto un piano sicurezza di concerto con la polizia locale ed i tecnici: copriremo il 70% del territorio elpidiense – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza, Vitaliano Romitelli -. Lo scorso anno non siamo riusciti per poco a rientrare in questo bando nazionale, perché i fondi sono stati destinati ai comuni più piccoli, invece quest’anno abbiamo grandi possibilità. Tuttavia, qualora non dovessimo spuntarla anche questa volta, abbiamo intenzione ugualmente di investire in nuovi dispositivi di videosorveglianza. Oltre al nostro, c’è l’interesse di molte proprietà private che attraverso accordi pubblico-privati ci consentirebbero di installare nuove telecamere. In sostanza il privato contribuirà di tasca propria alla spesa che salvaguarderà l’interesse pubblico. In un modo o nell’altro andremo a presidiare tutta la città, anche i quartieri periferici”.

Qualora Porto Sant’Elpidio riuscisse ad accedere al finanziamento statale, le aree sulle quali verrebbero installati gli impianti di videosorveglianza saranno: il casello autostradale, il ponte Chienti in direzione sud, la zona industriale (viale dei Consorzi), la zona San Filippo (via XX Settembre), davanti la stazione (in via Umberto I, più precisamente all’incrocio tra via Dalmazia e via Elpidiense), viale Europa, via Marinai d’Italia, l’ex Orfeo Serafini, la rotatoria di via Mazzini, l’incrocio tra via Fratte e via Mar Egeo, poi ancora tra via Canada e via Cavour ed infine al quartiere Corva (tra via Garda e via Vecchio Porto).

Gli occhi telematici garantiranno maggiore sicurezza ai cittadini e soprattutto si potrà controllare in tempo reale i quartieri a rischio criminalità o ritenuti tali. Nell’elenco, almeno momentaneamente, non compaiono strada Corvese, via Fonteserpe e via Pescolla, ossia quelle zone che negli ultimi mesi sono state prese di mira da rapinatori e malviventi. “Stiamo riflettendo se presidiare o meno anche quelle aree – ha spiegato l’assessore alle Politiche della Sicurezza Urbana di Porto Sant’Elpidio -. A breve avremo una riunione con il comitato dei residenti per fare il punto della situazione, nel frattempo le forze dell’ordine stanno garantendo una presenza costante. Ad oggi non posso lamentarmi dell’operato delle forze dell’ordine e di quello che in commissione sicurezza viene detto e recepito dal Prefetto e dal Questore. Ho palesato loro alcune criticità con cui ci siamo dovuti interfacciare nell’ultimo periodo e da parte loro non è mancato il sostegno nel monitorare il territorio. La bacchetta magica non l’ha nessuno: ogni paese limitrofo al nostro ha le sue difficoltà, ma noi ci stiamo muovendo bene sia con le forze dell’ordine sia con le vigilanze private che passano a setaccio l’intero territorio sia nelle ore diurne sia di notte. In zona Pescolla-Fonteserpe si è creato un comitato, con un gruppo whatsapp di cui faccio parte anche io, per vigilare e segnalare ogni minimo problema, ma effettivamente non so quantificare il reale numero di furti che hanno subìto. Tuttavia in quelle zone la storia dei furti persiste da troppo tempo, pertanto ora faremo un incontro per comprendere le esigenze di quel quartiere. La vigilanza vi è già presente, ma non è escluso che anche lì potremmo accelerare per l’istallazione di sistemi di videosorveglianza”.

Un processo di prevenzione e contrasto della criminalità iniziato già in pieno periodo pandemico e che ora si sta man mano intensificando: “Durante il lockdown – ha sottolineato Romitelli – la vigilanza privata pagata dal comune si è impegnata nel perlustrare tutto il lungomare, compresi gli stabilimenti balneari. Il lavoro è stato costante e non si è mai interrotto. Ogni volta che esco di casa incontro pattuglie che monitorano il territorio. La macchina della sicurezza, pubblica e privata, sta funzionando bene. Basti pensare che l’autore del reato di qualche settimana fa al Free Shop è stato catturato immediatamente”.

Intanto a Porto Sant’Elpidio martedì prossimo aprirà il centro vaccini situato presso La Piccola ed anche lì, a seguito della delibera della ristrutturazione, sarà prevista l’installazione di tre telecamere, che faranno rete con le altre cinque posizionate 15 giorni fa alla stazione ferroviaria. “Non voglio blindare il paese – chiosa Romitelli -, bensì garantire sicurezza ai cittadini nei luoghi più soggetti a delinquenza. Questo non vuol dire necessariamente che ci sia un alto tasso di criminalità a Porto Sant’Elpidio, ma proprio per questo lo scopo è prevenirla. Da nord a sud siamo dotati di telecamere all’avanguardia che leggono il numero di targa. A tal proposito la Questura si è complimentata con noi ed inoltre ci ha fatto richiesta di poter utilizzare il nostro sistema di videosorveglianza in alcune circostanze specifiche di loro competenza”.


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