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Per i 50 anni di attività della Firmum ecco “Sacciomuto”

FERMO - La Filodrammatica Dialettale festeggerà il longevo traguardo di attività domani, sabato 18 dicembre alle 21.15, al Teatro dell'Aquila con una commedia tratta da un episodio avvenuto realmente all'inizio del secolo scorso

Sono cinquanta anni che la Filodrammatica Dialettale Firmum popone, con successo, il teatro amatoriale e, in occasione delle celebrazioni del suo Cinquantesimo, dopo circa due anni di sosta a causa del Covid 19, la Filodrammatica torna al Teatro dell’Aquila sabato 18 alle ore 21.15, con un lavoro, scritto nel 1943, dal concittadino Leone Bernardi (detto Leò) che ci mostra uno spaccato di vita popolare di allora.

La commedia, seppur datata, nella sua semplicità, tratta argomenti che non hanno ne tempo ne spazio: come l’amore, il sentimento, l’amicizia e gli sbagli che sono tipici di ogni essere umano. La storia, tratta da un fatto vero avvenuto nei primi decenni del secolo scorso, narra di un povero ciabattino (detto Sacciomuto per il suo intercalare) alle prese con i suoi problemi, le sue amarezze, il suo lavoro e la sua miseria. La commedia è ambientata a Fermo nel quartiere di Campoleggio e in particolare nel suo più rinomato vicolo: il Vicolo Lungo.

I personaggi sono gente semplice, umile, modesta, povera . Povera economicamente ma ricca di sentimento. A volte il dialetto, prettamente popolare, non si limita solo ad essere un pretesto per far sorridere, ma è soprattutto un mezzo di espressione avente una propria dignità e un proprio valore. Gli attori impegnati in questo lavoro sono figure ormai note al pubblico fermano e a chi da anni segue con simpatia questa gloriosa Compagnia. La regia è di Angelo Ciuccarelli. Ingresso unico numerato Euro 10, Green Pass rafforzato. Biglietteria presso il Teatro dell’Aquila e Viva Ticket.


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