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Il dottor Bisonni presenta a Radio FM1 la dottoressa Torniai: “Un punto di riferimento per l’Oncologia marchigiana”

FERMO - Da febbraio 2020 la dottoressa Mariangela Torniai è entrata a far parte dell’equipe medica dell’Unità Operativa di Oncologia del Murri di Fermo. Si occupa di tumori rari e neuroendocrini. Questa mattina è stata presentata ai microfoni di Radio FM1 dal dottor Renato Bisonni, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia.
Il dottor Renato Bisonni e la dottoressa Mariangela Torniai ai microfoni di Radio FM1

Il dottor Renato Bisonni, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia, la dottoressa Mariangela Torniai

di Alessandro Luzi

Un’eccellenza nella sua professione approda all’Ospedale Murri di Fermo. Si tratta della dottoressa Mariangela Torniai. Infatti da febbraio 2020 è entrata a far parte dell’equipe medico dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia del Murri di Fermo. La sua specializzazione riguarda i tumori rari e neuroendocrini. Questa mattina è stata presentata ai microfoni di Radio FM1 dal dottor Renato Bisonni, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia: “Avere una specialista così giovane e preparata nel nostro team è sicuramente un motivo di orgoglio. È stata premiata anche al recente Congresso Nazionale del Grandangolo di Genova, dunque un’altra conferma della sua competenza. Quando lavorava ad Ancona era già un punto di riferimento per tutta l’Oncologia marchigiana, perciò mi ritengo soddisfatto di averla al Murri”. L’Unità di Oncologia si rafforza quindi e diventa sempre più un punto di riferimento sul territorio regionale. “Abbiamo voluto aggiungere altre due unità per migliorare l’efficienza e trovarci pronti per il trasferimento presso il nuovo ospedale di Campiglione – continua Bisonni – il nostro è un settore molto delicato, pertanto è doveroso garantire il massimo rendimento”.

La dottoressa Torniai spiega i motivi del suo trasferimento: “Fermo ha tantissimi punti di forza. In primis ha un team molto giovane e motivato. Si respira un clima sereno e c’è una prolifica collaborazione sia nel reparto che tra le figure professionali. Questo è fondamentale per dare la migliore assistenza ai pazienti e per crescere dal punto di vista scientifico”. Il settore operativo della dottoressa è molto complesso e averla a Fermo rappresenta sicuramente un punto di forza “Essere affetto da tumore raro è un ulteriore svantaggio per il paziente – spiega Torniai – In primis per la difficoltà della realizzazione di studi volti ad approvare nuovi farmaci proprio per la rarità di queste malattie. Inoltre spesso è anche difficile trovare il medico specializzato in quella specifica patologia”. Oltre alla malattia stessa, quindi, sorgono difficoltà di carattere geografico. Infatti quando si tratta di tumori rari, per trovare la figura professionale adeguata occorre percorrere diversi chilometri “Spesso assistiamo a pazienti costretti a fare diversi viaggi per trovare la soluzione a un problema insormontabile – afferma – L’oncologo allora deve costruire una rete attorno al paziente in grado di eliminare, o quanto meno ridurre, i vincoli di natura geografica. Oltretutto il dialogo tra specialisti migliora le qualità delle cure”. Difatti Bisonni e Torniai tengono a precisare che la ricerca scientifica sta compiendo passi da gigante, aumentando notevolmente la speranza di vita.

Negli ultimi cinque anni purtroppo abbiamo assistito ad un aumento di tumori rari. La dottoressa spiega: “Questo deriva sia dal miglioramento delle diagnosi, sia a causa degli stili di vita. Infatti possono insorgere per via di una alimentazione non corretta, per fumo, per stress quotidiano, e per utilizzo di alcool. Adottare uno stile di vita corretto è sicuramente può prevenire l’insorgenza di neoplasie rare”. La chiosa del dottor Bisonni “Grazie al sistema sanitario nazionale oggi tutti i pazienti possono permettersi delle cure molto costose, con cifre che si aggirano attorno ai 10.000€”.


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