di Alessandro Luzi
Questa mattina ai microfoni di Radio FM1 Paolo Mattiozzi, presidente della Cna Federmoda, ha evidenziato le carenze relative alla formazione del personale specializzato riguardo il distretto industriale fermano. Tuttavia è un deficit che riguarda l’intera regione a cui è necessario far fronte. Il settore della moda, in particolare della calzatura, è stato già fortemente compromesso dalla crisi economica e dall’emergenza sanitaria, a questo si somma l’acquisizione di competenze inadeguate per il mercato del lavoro “Attualmente è un problema importante in quanto ostacola il ricambio generazionale – ammonisce – le competenze non vengono trasferite. Inoltre non c’è una corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro. Quindi proponiamo un aumento di fondi pubblici destinati alle scuole professionali e un coordinamento più efficiente tra scuole e aziende. È fondamentale che gli studenti si formino anche all’interno delle aziende per acquisire la forma mentis del luogo di lavoro. Va incentivato lo studio teorico ma va coadiuvato da un’esperienza pratica, magari promuovendo laboratori o ampliando il periodo di alternanza scuola-lavoro. Pertanto gli imprenditori andrebbero supportati attraverso fondi pubblici e sgravi fiscali, così come riteniamo necessari dei compensi anche per gli apprendisti”. Ecco allora il progetto dell’Accademy promosso dalla Cna Federmoda e l’idea di costituire un polo calzaturiero formato dal coordinamento tra le università, scuole, Regione, aziende e istituti di credito. Il modello da emulare è già presente a Vigevano “Le istituzioni regionali si stanno muovendo verso questa direzione – si ritiene soddisfatto Mattiozzi – un segnale importante è dato dallo stanziamento di 4.500.00 € destinati al mondo dell’artigianato”. Tuttavia permangono le difficoltà per partecipare ai bandi “Devono essere più semplici, più chiari e rivolti alle esigenze del distretto manifatturiero” è l’invito di Mattiozzi.
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