“Al Murri crescono i posti letto ma non il personale. Chiederemo il risarcimento”, arriva l’aut aut di Donati (Cisl)

LA DENUNCIA del segretario regionale Cisl Fp: "Non vorremmo, per farci ascoltare, dover ricorrere a metodi di 'autodifesa' dei lavoratori ormai allo stremo, che metterebbero in ginocchio l'assistenza"

Giuseppe Donati

“Il Murri sta per diventare una polveriera a causa dell’aumento di posti letto nelle Medicine senza il personale necessario per assistere i malati. Oggi altro aumento di posti, siamo a 15 a Medicina 3 e 18 a Medicina 1, ma senza il personale. Così si paventano due rischi molto concreti”.

Il segretario regionale della Cisl funzione pubblica, Giuseppe Donati, torna a far sentire la voce sua e della sigla che rappresenta, in materia di sanità. Donati va subito al dunque enunciando quelli che definisce “rischi molto concreti”, come si diceva: “La rivolta di infermieri ed Oss ormai stanchi di sgobbare con turni dimezzati in unità di personale, addirittura con figure come gli Oss, che sono chiamate a volare da un reparto all’altro. E poi c’è il gravissimo rischio di abbassamento degli standard assistenziali per i malati. Da oggi, vista la recrudescenza dei contagi, stop alle visite ai pazienti quindi gli anziani sono completamente soli. Senza un numero adeguato di Oss, che si occupano dei loro bisogni primari, ovvero igiene, somministrazione dei pasti, cambio biancheria, ecc., saranno sempre più soli, soprattutto i non autosufficienti. La politica sta annaspando sulla gestione della pandemia, senza assumere decisioni organizzative sul diritto alla salute di ogni cittadino, non solo quello malato di Covid, e sul diritto al lavoro dignitoso dei professionisti ed operatori”.

“Che dobbiamo farci del Covid Hospital, costato 18 milioni di euro e tenuto ancora chiuso nonostante una nuova ondata di contagi? Forse la politica – continua Donati – preferisce tenere il punto, e ricordo che chi oggi governa la Regione aveva sostenuto l’inutilità dell’opera, piuttosto che salvaguardare l’operatività degli ospedali, soprattutto l’unico ospedale della provincia di Fermo? La Cisl Fp – conclude il segretario – è veramente stanca di come stanno operando troppi soggetti e tanti direttori/dirigenti. Non vorremmo, per farci ascoltare, dover ricorrere a metodi di ‘autodifesa’ dei lavoratori ormai allo stremo, che metterebbero in ginocchio l’assistenza”.

Ma non finisce qui: “Come organizzazione sindacale pretenderemo dalla direzione di Area Vasta 4, un risarcimento del danno economico provocato agli Oss sottratti al reparto di medicina multidisciplinare e al dipartimento materno infantile, dall’esclusione dai turni notturni. Donne ed uomini con stipendio mediamente di 1000 euro mensili, perderanno circa 200 euro del salario variabile. Tutto questo per colmare con un secchiello, il mare di gap nel reperimento ed assunzione di personale da parte di Asur e della Regione, di cui l’Area Vasta 4 paga le conseguenze più forti. Siamo all’assurdo, che a causa di scelte di programmazione sanitaria, effettuate da chi percepisce migliaia e migliaia di euro al mese, vedi giunta e consiglio regionale, operatori da 1.000 euro mensili paghino lo scotto più alto. Questo sarebbe già gravissimo ma addirittura chiamare questi lavoratori a correre da un reparto di medicina all’altro per sette ore, è inaccettabile e pure inutile al fine di una buona assistenza”.

 


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