Non solo servizi per la prevenzione dei reati, interventi su richiesta dei cittadini o di iniziativa e costanti controlli per il rispetto delle disposizioni emanate a tutela della salute collettiva e per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, ma le Volanti della Polizia di Stato sono frequentemente impegnate anche per le attività istituzionali di soccorso pubblico.
È il caso di ieri pomeriggio, a seguito di una telefonata alla Sala operativa della Questura: la flebile voce di un uomo che ha comunicato il proprio stato di depressione e l’intenzione di farla finita buttandosi sotto un treno.
L’operatore della Polizia di Stato ha tentato di tranquillizzarlo, di creare una connessione empatica per fargli capire l’importanza della vita e riuscire a fargli dire la sua posizione per raggiungerlo e fornirgli l’assistenza morale e materiale di cui aveva bisogno. Ma l’interlocutore, dopo poche decine di secondi, ha interrotto la telefonata e non ha più risposto al cellulare.
Così sono state immediatamente attivate le procedure per la ricerca del soggetto il cui telefono è stato individuato nella zona di Porto Sant’Elpidio. E da lì a pochissimo in stazione sono intervenute le Volanti della Questura.
Gli agenti della Polizia di Stato, insieme a quelli della Polizia Locale, hanno controllato l’area dello scalo ferroviario e percorso alcuni chilometri lungo in binari per cercare l’uomo mentre il traffico ferroviario nella zona è stato rallentato per agevolare le ricerche ed evitare il peggio.
Nel frattempo, sulla base delle poche indicazioni fornite nel corso della telefonata, è stato possibile identificare la persona che poco prima aveva chiamato il 113: si tratta di un uomo residente in provincia di Macerata.
Le ricerche effettuate presso la sua abitazione non hanno consentito, però, di acquisire ulteriori elementi per rintracciarlo poiché i vicini hanno riferito che l’uomo da tempo non risiedeva più in quel luogo.
Non si può sapere se la presenza delle forze di polizia nei pressi della stazione ferroviaria e sui binari o il breve colloquio con l’operatore della Questura, o magari una serenità riacquistata lo abbiano fatto desistere dai suoi intenti ma nella prima sera di ieri, dopo alcune ore di ricerche senza esito, la circolazione ferroviaria è ripresa normalmente. Proseguono comunque le attività per il suo rintraccio, per fornirgli l’aiuto di cui ha dimostrato di aver necessità.
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