Da sinistra Carlo Labbrozzi, il sindaco Paolo Calcinaro, la dirigente Stefania Scatasta, l’ex presidente di provincia Moira Canigola, l’attuale presidente di provincia Michele Ortenzi
di Alessandro Luzi
Questo pomeriggio, alle ore 16, è stata inaugurata la nuova ala del Convitto Montani di Fermo. Nonostante il freddo e l’abbondante nevicata, sono accorsi numerosi studenti accompagnati dalle loro famiglie. Stefania Scatasta, dirigente dell’Istituto, si proclama soddisfatta del risultato ottenuto: “Fa parte degli interventi della ristrutturazione post-sismica. È un altro ottimo risultato che guarda al futuro in modo costruttivo. Questo ambiente, in passato frequentato da personalità d’eccellenza, deve essere il prolungamento della casa degli studenti”. E rilancia: “Questo intervento fa parte delle novità strutturali, tuttavia verranno introdotte anche altri provvedimenti di natura organizzativo-progettuale. Andremo infatti a misurarci con altri convitti d’Italia e ci stiamo interrogando su quale debba essere il ruolo socio-culturale di queste strutture nel giorno d’oggi. Da questa riflessione germoglierà il nuovo regolamento del Convitto, necessario per porci degli obiettivi”. La dirigente ci tiene a sottolineare che non mancherà il dialogo con le famiglie, di fondamentale importanza per il progresso del plesso scolastico e per la formazione degli allievi.
Presente alla cerimonia anche Moira Canigola, ex presidente di provincia. Difatti il progetto di ristrutturazione fu avviato proprio durante il suo mandato ed è frutto della collaborazione tra l’ente provinciale con i suoi uffici tecnici, e la dirigenza scolastica. “Il Montani è un pezzo di storia del territorio provinciale e regionale – ricorda – Ha accolto studenti provenienti da tutta Italia e ha formato alcune tra le migliori menti della storia industriale italiana. Il nostro intento era restituire una struttura prestante ed accogliente. È stato ristrutturato il tetto, i bagni, le stanze e gli impianti elettrici. Questo ha comportato la creazione di un ambiente armonico, godibile ed apprezzabile”. È intervenuto anche il neo presidente di provincia Michele Ortenzi: “È stato fatto un ottimo lavoro, frutto di un rapporto prolifico tra provincia e l’Istituto. Sono contento di essere qui a rappresentare questa unione. Il mio augurio è che questa collaborazione, dati i risultati soddisfacenti, continui anche nei prossimi anni”. Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, coglie l’occasione per dare il benvenuto ai ragazzi: “Data l’importanza dei nostri plessi scolastici e la presenza della sede universitaria, vogliamo rendere la città a misura di ragazzo – poi si rivolge direttamente agli studenti – ricordatevi che state entrando a far parte della storia di Fermo in quanto tutta la città ha sempre supportato le attività del Montani e chi lo frequentava. In molti hanno ricordi positivi legati a questa realtà, compreso il sottoscritto”. Infine spetta a Carlo Labbrozzi, presidente dell’Associazione ex allievi della scuola, a tramandare la tradizione del Convitto ed unirla con il presente. Infatti ogni camera della struttura è stata intitolata ad un preside, professore o allievo di rilievo dell’ex Iti, e spetta proprio a Labbrozzi a descrivere la storia di questi importanti personaggi che hanno vissuto i luoghi del Montani.
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