ANCONA – La controversia scoppiata tra farmacisti e medici intorno all’impiego del farmaco Zitromax approda in consiglio regionale grazie a un’interrogazione del consigliere regionale del Partito Demcoratico, Fabrizio Cesetti (foto).
«Il surreale contraddittorio riportato a mezzo stampa – spiega Cesetti – desta sconcerto e preoccupazione nella popolazione. E’ particolarmente grave che queste prese di posizione siano state propalate successivamente, e nonostante il comunicato dell’Aifa del 13 gennaio che chiariva come non esistano antibiotici efficaci per il Covid 19. E’ assolutamente necessario fare luce sulla questione e rasserenare il clima. Anzitutto chiedo di conoscere se nelle Marche siano state mai segnalate all’autorità competente reazioni avverse o sospette circa l’utilizzo del farmaco Zitromax, o del generico Azitromicina nel trattamento dell’infezione da Covid 19. Ma soprattutto i vertici della sanità regionale ci devono far sapere se sia condiviso quanto precisato dalla stessa Aifa, secondo la quale “l’uso indiscriminato dell’azitromicina o di ogni altro antibiotico, oltre a non avere alcun fondamento scientifico, espone al duplice rischio di creare condizioni di carenza di antibiotici per i soggetti che ne hanno effettivamente bisogno».
«La Regione Marche – precisa il consigliere dem – deve chiarire quali provvedimenti di competenza intende adottare per garantire una tempestiva ed esaustiva fornitura del farmaco. Auspico poi che la giunta regionale intervenga nei confronti degli Ordini professionali affinché ricorrano da qui in avanti a una corretta informazione, basata su dati scientifici e tale da evitare errori, false aspettative, incertezze e preoccupazioni sia tra i cittadini che tra gli stessi professionisti della sanità».
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