Il Gruppo Tod’s incrementa la presenza di giovani all’interno dei settori Calzaturiero e Pelletteria, nuove leve da avviare ai reparti produttivi in continua crescita. Sono state, infatti, aperte le ricerche per oltre 100 posizioni che riguardano tanto figure specializzate quanto profili da formare. La ricerca investe il territorio marchigiano, andando a offrire posizioni all’interno di tutti i poli produttivi del Gruppo in regione.
«Il progetto si inserisce in un percorso intrapreso da decenni nel modus operandi di Tod’s. La formazione delle persone è sempre stata – spiegano dall’azienda di Diego Della Valle – alla base della strategia di crescita del marchio che negli anni ha visto crescere molti giovani appassionati e che, ad oggi, ricoprono ruoli all’interno dell’azienda. Con la “Bottega dei Mestieri”, il Gruppo Tod’s incoraggia i più giovani a intraprendere un percorso legato alla tradizione del saper fare. In tale percorso, infatti, gli artigiani più anziani si dedicano alla crescita professionale di giovani per mantenere vivi i valori di eccellenza del Made in Italy».
Tod’s vuole dunque avvicinare i giovani al mondo della tradizione artigianale italiana, insegnando loro come coniugare l’artigianalità all’innovazione, «con lo scopo di mantenere inalterata la qualità del processo produttivo e di valorizzare sempre in misura maggiore il livello qualitativo e dell’artigianalità che contraddistingue da sempre il marchio. Aspetto importante di questi processi, quello legato alle nuove tecnologie che coniugano e valorizzano le conoscenze artigiane in un connubio che guarda al futuro, mettendo sempre la ricerca e l’innovazione al centro di ogni processo. Filosofia produttiva che guarda al nuovo mondo del lavoro e all’industry 4.0. Questi percorsi di formazione vanno a consolidare anche la professionalità del territorio marchigiano che, sempre più, viene riconosciuto come luogo di eccellenza della produzione artigiana dei settori calzaturiero e pelletteria. Il passaggio generazionale assicura così continuità a questi importanti settori dell’economia marchigiana, assicurando alla regione il suo profilo identitario legato proprio a queste eccellenze».
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