di Sandro Renzi
Una visita attesa quella dell’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, alla scuola paritaria Canossiane di Porto San Giorgio dove oggi è stata celebrata anche una messa, insieme a don Pietro Gervasio, in ricordo di suor Giuseppina Bakhita, entrata nell’ordine religioso nel 1890 e proclamata santa nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II.
Ad accogliere Pennacchio il corpo docente dell’istituto, le Madri canossiane che gestiscono la struttura e tanti bambini della primaria che hanno partecipato alla messa per celebrare la giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, e questo nella memoria di Bakhita, religiosa sudanese, vissuta per tanti anni nel Veneto, che sulla propria pelle sperimentò alla fine dell’800 il dramma della schiavitù.
L’arcivescovo nell’omelia ha voluto soffermarsi su concetti ancora oggi di estrema attualità come lo sfruttamento minorile riuscendo a catturare l’attenzione dei più piccoli e ad interagire con loro ripercorrendo la storia e la vita di questa straordinaria donna. Gli alunni della quinta hanno donato a Pennacchio un ritratto di santa Bakhita, figura alla quale hanno lavorato nei giorni scorsi tutte le classi dell’istituto. Al termine della celebrazione eucaristica Pennacchio ha visitato la scuola soffermandosi in tutte le classi e complimentandosi con docenti e Madri per l’importante lavoro educativo svolto in tanti anni nella comunità locale. Un lavoro che vedrà nuovamente l’istituto delle Canossiane riprendere gradualmente tante attività dopo lo stop forzato della pandemia. Tante iniziative bollono in pentola per offrire ai bambini un percorso scolastico e formativo di primo livello sia alla primaria che all’infanzia.
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