di Leonardo Nevischi
FERMO – Domenica al “Recchioni” contro la Vis Pesaro sarebbe potuto essere uno dei 9 ex in distinta che proveranno a regalare alla Fermana un successo che manca da otto turni, ma così non sarà. In campo ci saranno i vari Ginestra, Pannitteri, Marchi, Urbinati e Bugaro, così come in panchina non mancheranno mister Riolfo e il vice Paolo Pantera ed in tribuna Luca Cremona. Stefano Rossoni, invece, sarà il grande assente della sfida. La squalifica rimediata domenica scorsa contro il Grosseto è stata dura da digerire, ma tornando indietro il difensore 25enne rifarebbe la stessa scelta: «Davide Arras era appena entrato in campo ed era bello fresco, quando l’ho visto partire alle mie spalle ho dovuto fermarlo con le cattive, altrimenti saremmo qui a commentare un altro risultato – ha raccontato Rossoni -. Dispiace perché ero diffidato, ma ho fatto bene a spendere il giallo tattico. Anche se – ammette – appena l’ho preso ho pensato subito al derby di domenica».
Di fatto non sarà facile per lui – pesarese doc- viverla lontano dal rettangolo verde. «A Pesaro ho passato sei anni fantastici nei quali ho anche vinto un campionato di Serie D – ha detto -. La Vis è la squadra che mi ha visto crescere, mi ha lanciato nel mondo dei grandi e mi ha fatto esordire nel professionismo. Dispiace molto non esserci perché è una delle partite che sento maggiormente durante l’anno. Giocarci contro è sempre una bella emozione, peccato che io non ci sarò. Loro avranno voglia di rivalsa dopo la sconfitta con la Viterbese e per noi sarà una partita molto importante in chiave salvezza: la Vis fuori casa tende a chiudersi, è fastidioso giocarci contro, dovremo essere attenti a non scoprirci troppo».
Ed a proposito di “non scoprirsi”, Rossoni è venuto allo scoperto. Quest’anno è stato schierato terzino in una difesa a 4, centrale, braccetto in una difesa a 3, esterno in un centrocampo a 5, ma lui ha espresso di preferire «quinto, perché posso spingere di più rispetto a quando ricopro il ruolo di terzino e posso essere più spensierato perché comunque dispongo della copertura da parte dei tre difensori centrali».
A prescindere dal ruolo in cui verrà impiegato nel proseguo della stagione, Rossoni ha ribadito il suo ottimo rapporto con mister Riolfo, già suo tecnico proprio alla Vis Pesaro e al Carpi. E proprio sull’esperienza modenese ha sottolineato: «È stata la più costruttiva della mia vita. Sono stato catapultato in un ambiente che aveva appena vissuto la Serie B e questa cosa mi ha fatto crescere. Ricordo che il primo giorno di allenamento rividi mister Riolfo per la prima volta dopo l’esperienza a Pesaro e scherzando mi disse “Come ti sei ridotto?”».
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