Contromano in A14, la Polizia autostradale evita la strage. Fermata l’auto prima della collisione

PORTO SAN GIORGIO - La donna è entrata in A14 in Abruzzo. Superati i restringimenti dopo la galleria San Giorgio si è fermata in piazzola. Lì la decisione di fare inversione di marcia. Strage sventata dagli agenti della Polizia autostradale guidati dal comandante Roberto Testa

di Giorgio Fedeli

Questa sera intorno alle 20,15 i poliziotti dell’Autostradale hanno ricevuto diverse segnalazioni, in rapida successione, tutte a indicare la presenza, in A14, di un’auto che viaggiava contromano nel tratto tra Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio.

In poche parole una vettura stava procedendo verso sud, ma nella carreggiata opposta, schivata dagli automobilisti che poi hanno chiamato la Polizia. Allarme rosso scattato per l’Autostradale, mobilitatasi immediatamente. Sì perché quella capitata questa sera è una di quelle situazioni limite, in cui sono altamente a rischio vite umane, quella del conducente dell’auto contromano, quella dei tanti automobilisti che si ritrovano dinanzi quel veicolo, e, certamente, anche quella dei poliziotti stessi chiamati a intervenire.

L’Autostradale ha precisi protocolli d’intervento in casi del genere. La pattuglia deve individuare il tratto di strada interessato dal pericolo, e subito fungere da safety car, ossia fare da tappo alla circolazione, rallentando se non addirittura bloccando il traffico che procede nella direzione corretta. Il tutto per arrivare a individuare con il maggior tempo possibile a disposizione, l’auto contromano in arrivo. A quel punto si accende di tutto, lampeggianti, fari abbaglianti, insomma qualsiasi cosa utile a far comprendere all’automobilista fuori controllo che viaggia nella direzione sbagliata. E tutto questo hanno fatto i poliziotti della pattuglia intervenuta, sotto il puntuale coordinamento del comandante Testa, dimostrando un livello di addestramento altissimo insieme ai colleghi al telefono a filtrare le telefonate e ad aggiornare secondo dopo secondo i colleghi in strada. Hanno tutti applicato alla lettera i protocolli, con professionalità, lucidità e tempestività, limitando al minimo i rischi per chiunque.

Quelli della pattuglia lanciatasi in A14 si sono messi a fare da barriera dopo i restringimenti direzione nord per evitare che la vettura arrivasse sulla strettoia dove le altre auto non avrebbero avuto scampo, con la collisione, anzi il frontale, inevitabile. Una seconda pattuglia si è messa a fare da tappo alla circolazione proveniente da sud. In casi estremi i poliziotti, protocollo alla mano, potrebbero anche decidere di speronare l’auto contromano, pur di arrestarne la corsa. In questo caso sarebbe stato un frontale. E ogni ulteriore commento sul rischio corso è superfluo. Ma questa sera, fortunatamente, non è servito. Gli agenti, non appena individuata la vettura, sono riusciti a bloccarla prima di una collisione, di un incidente che poteva, certamente, tramutarsi in una strage. Al volante della vettura una donna che, una volta messa in sicurezza l’autostrada e riavviata regolarmente la circolazione, è stata accompagnata in Sottosezione per i doverosi accertamenti.

La donna, stando a una prima sommaria ricostruzione dell’accaduto, è entrata in A14 in Abruzzo, ha superato i restringimenti dopo la galleria di San Giorgio e poi si è fermata in piazzola. Lì la decisione, incredibile, di fare inversione e tornare verso sud. Ma nella carreggiata sbagliata, senza nemmeno uscire dall’autostrada. Fortunatamente, però, tutto si è risolto per il meglio. Insomma ancora una volta la Polizia autostradale sangiorgese, con a capo il comandante Testa, si è confermata un’eccellenza tra le specialità della Polizia di Stato, fatta di uomini e donne, di divise altamente professionali, qualificate e con uno spirito di servizio inestimabile.


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