Trenta organizzazioni e oltre 250 persone sottoscrivono l’appello per il ritiro dell’autorizzazione alla realizzazione della nuova struttura sanitaria di 175 posti a Rapagnano.
Le associazioni hanno chiesto un incontro al presidente della giunta regionale Acquaroli e all’assessore alla sanità e servizi sociali Saltamartini per la consegna delle firme.
Trenta organizzazioni regionali, comprese alcune federazioni regionali e oltre duecentocinquanta persone, per lo più addetti ai lavori, hanno sottoscritto l’appello nel quale si chiede alla regione Marche di «revocare il decreto di autorizzazione alla realizzazione di una nuova struttura nel comune di Rapagnano composta da 3 palazzine e rivolta a malati in fase post acuta, anziani non autosufficienti e con demenza, disabili e persone con disturbi mentali, per una capienza complessiva di 175 posti residenziali e semiresidenziali, e modificare la normativa sulle autorizzazioni sociosanitarie e sociali, in particolare nelle parti in cui sono previsti accorpamenti di questo tipo in tutte le strutture di nuova realizzazione, e nuovi accorpamenti o ampliamenti in tutte quelle già attive».
I sottoscrittori della petizione «ritengono inaccettabile permettere la nascita di strutture di questo tipo, nelle quali si determina una concentrazione di posti tale, da aprire la strada a nuove forme di istituzionalizzazione dei soggetti più deboli. Autorizzare l’apertura di servizi alla persona di questo tipo può essere possibile solo se si concepiscono le politiche sociali e sanitarie con una logica commerciale. E’ inaccettabile – ribadiscono i promotori – che, a fronte dell’enfasi sulla personalizzazione degli interventi, sul ruolo dei contesti territoriali, sulla centralità del progetto di vita, sulla libertà di scelta delle persone, dove e con chi vivere, si innestino poi situazioni del genere. L’impegno da assumere è come de-istituzionalizzare e non come re-istituzionalizzare». L’auspicio delle organizzazioni è che «da parte della Regione ci sia ascolto e accoglienza operativa delle richieste dei firmatari».
Di seguito le sigle che hanno sottoscritto la petizione:
Associazioni promotrici
– Gruppo Solidarietà, Moie di Maiolati (An)
– Fondazione Paladini, Ancona
– Uildm, Ancona
– Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Ancona
– Angsa Marche
– Acli Marche
Organizzazioni aderenti
– Aniep, Ancona
– Associazione regionale Vita Indipendente
– Anffas regionale Marche
– Ass. Il Mosaico, Moie di Maiolati Spontini
– Movimento “Dipende da noi”
– Comune di Francavilla D’Ete
– Opera Pia Didari, Francavilla D’Ete
– Centro H, Ancona
– Anglat Marche
– Coop. Casa Gioventù, Senigalllia
– Ass. Gruppo Famiglia, Porto San Giorgio
– Sinistra italiana, Marche
– Prc Marche
– Ass. Liberamente, Fano
– Segreterie regionali Cgil, Cisl, Uil
– Ass. Alchemilla, Porto S. Elpidio
– Associazione “Il Volo della Libellula”, Falconara Marittima
– Comitato Famiglie disabilità grave e gravissima Marche
– Comitato famiglie H, Comune di Falconara Marittima
– Comitato priorità alla scuola, Ancona
– Cnca, Marche
– Associazione Tutela salute mentale Vallesina, Jesi
– Laboratorio di cittadinanza e partecipazione di Azione Cattolica e altri gruppi della diocesi di Jesi
– Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune;
– SiAmo Falconara sinistra in Comune
– Associazione Tutela salute mentale Vallesina, Jesi
– Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune;
– SiAmo Falconara sinistra in Comune
– Laboratorio di cittadinanza e partecipazione di Azione Cattolica e altri gruppi della diocesi di Jesi
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