Ferdinando Cavallini, Toni Guardiani, Loris Tartuferi, Nando Ottavi e Debora Falcetta durante la conferenza stampa
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Indici che registrano un raddoppio di tutti i numeri rispetto al 2016, l’arrivo di due nuovi dirigenti ai vertici dell’istituto di credito cresciuti all’interno della stessa banca, con la novità della prima donna che va a ricoprire un ruolo così prestigioso, l’impegno costante per il territorio con l’apertura di nuovi punti consulenza ma anche la richiesta di un sostegno maggiore di investitori che faccia crescere ulteriormente Banca Macerata per renderla ancor più presente e vicina a famiglie e imprese del maceratese.
Il 2022 si apre come meglio non potrebbe per l’unico istituto di credito con radici ben piantate nella nostra provincia. Che mette in vetrina, oltre a risultati soddisfacenti come il raddoppio della raccolta diretta e indiretta rispetto al 2016 che ha toccato lo scorso anno quota 635 milioni così come gli impieghi passati da 159 milioni a oltre 295 milioni nell’ultimo quinquennio, l’occasione è stata utile per presentare il nuovo direttore generale Toni Guardiani, che ha sostituito il dottor Rescigno rientrato a Roma nei giorni scorsi e il responsabile dell’area commerciale unificata Debora Falcetta, entrambi sono in Banca Macerata fin dalla costituzione ed hanno assunto diversificati compiti e crescenti responsabilità nell’organigramma aziendale.
«Il 2021 ha confermato il trend di crescita degli ultimi anni – ha esordito il presidente dell’istituto, Ferdinando Cavallini – con performances di Banca Macerata che sono fra le migliori del settore. Un Roe del 6%, per un utile netto aumentato del 38% rispetto al 2020, mezzi amministrati in forte crescita del 9,9% che ora si attestano a 996 milioni di euro e Texas Ratio al 26,6% (dal 47,18% del 2020). Il piano strategico 2022/24 di recente approvato vede il consolidamento di questi numeri accanto ai quali c’è l’espansione di Banca Macerata che non avverrà tramite l’apertura di nuove filiali ma attraverso punti di consulenza con nostri operatori e bancomat evoluti per riuscire a presidiare le zone che sempre più vengono abbandonate dagli istituti bancari più grandi. Vogliamo educare la popolazione all’uso delle nuove tecnologie perché questo è un passaggio irreversibile a cui dobbiamo abituarci. Restiamo banca di prossimità ed un paio di punti di consulenza saranno aperti nei prossimi mesi, uno a Sarnano e altri fermano».
Fari puntati sui nuovi vertici della banca, presenti sin dal 2006 in organico che sono cresciuti di pari passo all’istituto bancario nelle responsabilità. «Sono estremamente grato al consiglio di amministrazione per la fiducia accordatami – ha ribadito Toni Guardiani, nuovo direttore generale – e molto onorato ed orgoglioso di poter ricoprire questo incarico a valle di un percorso di progressiva esperienza e crescita all’interno di Banca Macerata. Assumo la direzione in un momento di grande positività della banca, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia e dalla difficile congiuntura economica. L’esercizio si è chiuso con un utile lordo di € 3,45/mln e netto di € 2,57/mln, registrando rispettivamente +26% e + 38%, rispetto ai dati del 2020. Il margine di interesse si è incrementato dell’8%, ma le commissioni nette sono aumentate di un ottimo 24%, soprattutto per effetto dell’aumento del 23% della raccolta indiretta. Anche la raccolta diretta si è incrementata del 12%, mentre sono crollate le partite deteriorate che ora, al lordo, rappresentano soltanto il 4,49% degli impieghi, anch’essi aumentati del 10%. Il tutto si è tradotto nell’aumento del patrimonio netto di € 2,2 milioni che ora si attesta a complessivi 42,9 €/mln, per un Cet 1 che supera il 14,5%».
Raggiante anche Debora Falcetta, la prima donna che arriva a ricoprire un ruolo di vertice nell’istituto di credito fondato sedici anni fa. «Un incarico di grande responsabilità affidato ad una donna attesta la parità di genere e la meritocrazia nelle scelte che vengono fatte in questo istituto – afferma la neo responsabile dell’area commerciale unificata – Con una gestione unica delle diverse reti che costituiscono la variegata forza commerciale dell’istituto, si punta a confermare e rafforzare un modello di servizio ispirato ad una consulenza qualificata e basato sull’offerta completa in campo bancario, finanziario e assicurativo. Banca vuole continuare a fornire e implementare un servizio di prossimità, che si fondi sulla possibilità per il cliente di avere punti di riferimento sicuri, con consulenti facilmente raggiungibili e disponibili».
Dai 14 dipendenti all’apertura di Banca Macerata nel 2066 si è arrivati all’attuale organico che ne presenta 75 più altri 18 consulenti e anche questo testimonia la costante crescita dell’istituto di credito. «All’inizio 800 sono stati coloro che hanno investito e creduto in questo progetto tra cui il sottoscritto – ha ricordato il vice presidente Nando Ottavi – soci che hanno lasciato poi il 70% degli utili per aumenti di capitale. Siamo passati attraverso i dissesti bancari di istituti grandi che sono naufragati o si sono accorpati, un terremoto, la crisi economica e ultimamente il covid riuscendo a tenere dritta la barra ed a far crescere Banca Macerata che si si è specializzata nella vicinanza a famiglie e piccole imprese e su questa clientela è stato costruito il prossimo piano strategico. Vi sono quindi tutti i presupposti perché Banca Macerata accresca la sua capacità attrattiva per gli stakeholder territoriali, al fine di migliorare l’assistenza creditizia alle imprese, ma anche per aumentare il riversamento del valore aggiunto creato dalla banca sul territorio medesimo. Dobbiamo preparare oggi il futuro che ci attende per i prossimi venti anni».
Infine il presidente onorario di Banca Macerata, Loris Tartuferi, nel ringraziare tutti per l’impegno profuso per far affermare l’istituto di credito e non nascondendo grande soddisfazione per gli ottimi risultati raggiunti in questi anni ha voluto ricordare come ci sia stata finora «una troppo limitata adesione del territorio allo sviluppo ed alla crescita della banca. Non ne comprendo fino in fondo le motivazioni ed auspico che finalmente la comunità ed il tessuto imprenditoriale locale si sentino finalmente coinvolti e vogliosi di partecipare a questa impresa di successo. Se questo finalmente avverrà Banca Macerata avrà tutti i giusti strumenti per rispondere alle numerose richieste che provengono ormai da quasi tutte le zone abbandonate da altre banche».
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