«Crescono le denunce per violenze domestica nel Fermano, anche le straniere ora più consapevoli». Focus della Prefettura sulle immigrate

FERMO - Si è riunito il Consiglio territoriale per l’Immigrazione, presieduto dal prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, per l’esame delle problematiche della integrazione delle donne straniere nel territorio fermano. Nei momenti di crisi i licenziamenti interessano maggiormente i dipendenti stranieri ed in particolare le donne. Ad aprile si terrà un altro incontro sulle tematiche del lavoro dei cittadini stranieri

Il prefetto Vincenza Filippi

Questa mattina alle ore 10,30, presso il Palazzo del Governo, si è riunito il Consiglio territoriale per l’Immigrazione, presieduto dal prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, per l’esame delle problematiche della integrazione delle donne straniere nel territorio fermano, concernenti i profili di interesse relativi ai settori della salute, della scuola, del lavoro e quelli emergenti nell’ambito del contesto familiare.

Il prefetto ha introdotto i lavori sottolineando che l’incontro si inserisce nel quadro delle attività previste dal progetto Fami Arco, tuttora in fase di svolgimento, di cui è capofila la prefettura, incentrato su azioni di rafforzamento comunitario nel quartiere di Lido Tre Archi, realtà multietnica oggetto di particolare attenzione per varie criticità

Nel corso della riunione, cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Ortenzi, le forze di polizia ed i rappresentanti di comuni, enti, istituzioni, e associazioni del privato sociale attive sul territorio, le tematiche in questione sono state oggetto di approfondimento anche attraverso l’illustrazione di dati di sintesi e di slide.

In particolare il dottor Valentino, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Murri di Fermo, la dottoressa Carletti dell’osservatorio Diseguaglianze nella salute della Regione Marche e la dottoressa Di Fabio, mediatrice culturale dell’Area vasta 4, hanno affrontato i temi dell’accesso ai servizi in ambito sanitario evidenziando problematiche di carattere culturale e la necessità di implementare la rete e gli strumenti di informazione.

Per quanto concerne il contesto familiare sono intervenuti la dottoressa Gaspari, coordinatrice dei centri antiviolenza dell’Associazione On The Road, la dottoressa Censi della fondazione Sagrini, don Vinicio Albanesi, presidente della comunità Capodarco, il tenente colonnello Gismondi comandante della Compagnia carabinieri di Fermo e la dottoressa Abbate, dirigente della Squadra Mobile della Questura. Tutti hanno sottolineato che i dati relativi alle denunce e richieste di aiuto per violenza domestica sono in crescita grazie alla maggiore consapevolezza che si sta diffondendo anche tra le donne straniere.

Con riferimento ai profili di integrazione scolastica il dottor Fedozzi del Cpia e la professoressa Bernardini, preside dell’Ipsia ‘Ricci’ di Fermo hanno fornito i dati di interesse riguardanti la frequenza e l’abbandono scolastico specie da parte delle ragazze straniere.

L’ambito del lavoro è stato illustrato dal dottor De Grazia, segretario generale della Cgil Marche, dalla dottoressa Kotori di Anolf-Cisl e dal dottor Virgili del Centro per l’impiego, che hanno evidenziato che nei momenti di crisi i licenziamenti interessano maggiormente i dipendenti stranieri ed in particolare le donne. Ulteriori difficoltà sono dovute al mancato riconoscimento di titoli di studio esteri e dalle barriere linguistiche. Per le politiche attive del lavoro sono stati richiamati i progetti attuati dalla Regione sul territorio per l’orientamento lavorativo.

Tra i rappresentanti degli enti locali, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fermo, Giampieri, è intervenuto fornendo sia i dati demografici che quelli relativi alla tipologia di richieste che pervengono ai servizi sociali territoriali, distinti per nazionalità, delle donne straniere. Inoltre, i coordinatori degli Ambiti Territoriali sociali XIX e XX hanno illustrato la varietà dei servizi offerti e l’importanza della implementazione della rete territoriale tra gli operatori pubblici e privati. Tra gli altri, è intervenuto il Presidente del Centro di cultura islamica del Piceno, in rappresentanza delle diverse comunità straniere di religione islamica del territorio, sottolineando il lavoro già in atto da diverso tempo e portato avanti in collaborazione con enti, istituzioni ed associazioni per favorire l’integrazione tra le varie culture. 

 Al termine della riunione il Prefetto, nel ringraziare i presenti per la partecipazione, chiede che vengano forniti alla Prefettura i dati illustrati e preannuncia che nel prossimo mese di aprile si terrà un altro incontro sulle tematiche del lavoro dei cittadini stranieri.


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