«Il testo già approvato dal Senato è diventato legge. La commissione Cultura della Camera ha approvato in sede legislativa la dichiarazione di monumento nazionale dell’ex campo di prigionia di Servigliano» così Vittoria Casa (M5S), presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera.
«Tutti i più grandi drammi del ’900 sono passati per il Campo di Servigliano, che tra il 1915 e la fine del secondo conflitto mondiale ha visto passare al suo interno i prigionieri di guerra austriaci, greci, maltesi, inglesi, americani ed ebrei. Nei primi anni ’50, il campo è diventato un luogo di raccolta dei profughi giuliano-dalmati. Oggi, con l’ennesima guerra di occupazione al centro dell’Europa, il monumento di Servigliano testimonia che chi non ricorda il passato è condannato a riviverlo» conclude la presidente della commissione Cultura.
«Da oggi quello che fu il Campo di prigionia e di internamento di Servigliano – l’intervento del senatore Pd, Francesco Verducci – è riconosciuto per legge della Repubblica come Monumento nazionale. La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la mia proposta di legge, che nell’Aula del Senato era stata votata il 4 marzo 2021. È un riconoscimento particolarmente importante e simbolico, nei giorni in cui a pochi km da noi torna l’incubo della guerra e della persecuzione. È una legge che afferma il valore della memoria come bene inestimabile da custodire e tramandare, senza mai tradirlo. Vorrei che questa legge fosse dedicata alle donne e agli uomini che in quel campo sono stati reclusi e alle nuove generazioni, in modo che non accada mai più».
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