di Leonardo Nevischi (foto Simone Corazza)
Ancora una volta il capoluogo di provincia verrà raccontato attraverso il ciclismo. Questa mattina, infatti, si è alzato ufficialmente il sipario sull’edizione 2022 della Tirreno Adriatico (la cinquantasettesima) che si svolgerà dal 7 al 13 marzo e che vedrà, nella giornata di venerdì prossimo, l’arrivo proprio a Fermo, in cima al Girfalco.
Sarà la quinta tappa delle sette in programma, con partenza dalla località maceratese di Sefro, per un totale di 155 chilometri da percorrere e 2310 metri di dislivello totale. Poi dalle colline di Montegranaro, Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare, si passerà alla costa di Porto Sant’Elpidio e Lido Tre Archi per poi risalire lungo i paesaggi di Capodarco e tagliare il traguardo davanti al duomo. «Il ciclismo è il modo migliore per promuovere il territorio – ha sottolineato il sindaco Paolo Calcinaro -. Esso non si pratica in un palazzetto o in un campo sportivo, bensì lungo le strade della nostra provincia e non esiste modo migliore per farle pubblicità. È un’emozione sentire i commentatori in televisione dire di “voler tornare qui ogni anno” o non capacitarsi di “come sia possibile avere muri così vicini al mare”».
Sarà una tappa che attraverserà fede, arte e storia, ma i protagonisti assoluti saranno gli atleti. «Ci saranno Filippo Ganna, il campione del mondo su strada Julian Alaphilippe, l’oro olimpico Richard Carapaz ed il numero uno delle classifiche generali Tadej Pogačar – ha proseguito Calcinaro -. Non ci siamo fatti mancare nessuno, a parte l’infortunato Mathieu Van Der Poel e lo squalo Vincenzo Nibali, appiedato a causa del Covid». Le sorprese per gli appassionati delle due ruote, però, non sono finite qui: «Venerdì a mezzogiorno e sabato alle 14.30 sarà possibile ripercorrere in bici, o noleggiando un e-bike, le stesse salite che i professionisti percorreranno pochi minuti dopo o che, invece, avranno percorso il giorno prima – conclude il sindaco di Fermo -. Inoltre con il presidente del comitato regionale Fci, Lino Secchi, ci stiamo organizzando per avere la partenza del Giro d’Italia Under 23 qui a Fermo».
Di solito è più appassionata allo scii di fondo, ma anche il prefetto Vincenza Filippi crede «nell’importanza del ciclismo e sono consapevole di come esso rappresenti un veicolo di promozione del territorio, soprattutto perché consente di avere un contatto diretto con la natura». Sulla viabilità: «Venerdì dalle ore 15.30 alle 17.30 ci saranno diverse strade chiuse, suddivise per settori, per cui sarebbe meglio organizzarsi in quelle due ore e, perché no, assistere proprio alla corsa». Sulla sicurezza: «Abbiamo stabilito un comitato sicurezza ed avremo un impegno massiccio delle forze di polizia. La Tirreno rappresenterà un momento di bellezza raro tra le preoccupazioni legate al Covid e alla guerra in Ucraina, per cui dovremo fare il massimo per garantire la sua piena sicurezza».
Una grande occasione di visibilità per Fermo, ma anche per Sefro, località di partenza della tappa, e per le Marche in generale. «Ci saranno 150 ben 150 paesi collegati attraverso le tv e le dirette di Rai2, RaiSport e Eurosport: sarà l’occasione perfetta per mostrare le nostre bellezze e promuovere il territorio – ha rimarcato in videocall l’assessore regionale allo sport Giorgia Latini -. Lo sport deve essere un punto di riferimento per far conoscere le Marche: non a caso il Ct della nostra Nazionale, Roberto Mancini, è il nostro testimonial ufficiale. Sono entusiasta di questa sinergia tra territori e che si dia visibilità ai nostri borghi che hanno bisogno di farsi conoscere». Ed a proposito di sinergia, sul palco è salito anche il sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli: «Mio padre è originario di Sefro, ma mia madre è di Fermo, pertanto io partirò e arriverò in casa. Questa tappa rappresenta una vetrina importantissima per il nostro territorio».
Quanto Fermo e le Marche credano nel ciclismo come sport e come volano per la promozione del territorio è stato ribadito anche da Fabio Luna, presidente del Coni Marche, da Lino Secchi, presidente regionale della federazione ciclismo italiano e da Marco Lelli, presidente provinciale. Il lavoro dietro le quinte spetta però all’assessore allo sport di Fermo, Alberto Maria Scarfini: «Questa tappa della Tirreno ci permette di dare continuità al lavoro di promozione della nostra città e unire il tessuto fermano sportivo che è sempre presente e ogni anno dimostra una passione incredibile – ha detto -. La nostra vittoria è vedere qui oggi tante società ciclistiche. Questo evento è frutto del partenariato, pertanto devo ringraziare chi ci è stato sempre vicino». Tra questi anche la Camera di Commercio delle Marche: «Complimenti alla città di Fermo – ha esordito con un video messaggio il presidente Gino Sabatini -. Questo evento darà la possibilità a tanti nostri operatori turistici di ospitare francesi, olandesi, belgi, tedeschi e svizzeri che ci daranno la possibilità di farci conoscere in giro per il mondo. Sarà un biglietto da visita per attrarre sempre più persone a visitare i nostri territori».
Da sinistra: Gaetano Gazzoli, deus ex machina del Gran Premio Capodarco ed il consigliere comunale Luciano Romanella
Giorgio Martino, celebre giornalista e cronista televisivo del ciclismo italiano, nonché presentatore della tappa fermana della Tirreno Adriatico
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