«Il Governo intende promuovere, per quanto di competenza, una riflessione tecnica al fine di garantire, nel rispetto delle competenze della regione Marche e del comune di Montefortino, specifici interventi di ricostruzione delle abitazioni distrutte dal terremoto e avviare il risanamento ambientale di un territorio già fortemente compromesso in modo da avere uno sviluppo rurale vero ed ecosostenibile?». E’, in sintesi, l’interrogativo che l’onorevole Rossella Muroni (gruppo misto) pone al governo. E così, dunque, il caso di Rubbiano, frazione di Montefortino, arriva all’attenzione del Governo.
Il 28 febbraio scorso nella seduta 647 della Camera dei Deputati, infatti, è stata presentata un’interrogazione parlamentare su quanto sta accadendo a Rubbiano, interrogazione presentata dall’onorevole Rossella Muroni, dicevamo, vicepresidente dell’ottava commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.
«La frazione di Rubbiano fa parte del comune di Montefortino in provincia di Fermo. Questa piccola frazione è situata all’imbocco di una delle zone più belle ed affascinanti del centro Italia: la Valle dell’Infernaccio, all’interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini. La frazione – si legge nell’interrogazione della Muroni – ha subìto ingenti danni con il terremoto del 2016 e i suoi abitanti sono in attesa di poter rientrare nelle loro case dopo la ricostruzione, ma, purtroppo, ad oggi, per svariati motivi, la ricostruzione non è ancora iniziata. In questo contesto di incertezza, gli abitanti di Rubbiano sono venuti a conoscenza dell’ordinanza comunale del 23 dicembre 2021. Si legge nell’ordinanza “…Procedimento per l’approvazione del progetto definitivo con l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità”. In pratica, abitazioni, terreni, cantine, garage, legnaie, pollai, stalle, orti e giardini saranno oggetto di esproprio per portare a termine un progetto da 7 milioni di euro per lo “…sviluppo dell’offerta ricettiva” e la “valorizzazione delle Gole dell’Infernaccio…”, uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino umbro-marchigiano. Gli interessati hanno avuto 30 giorni per presentare le proprie osservazioni. L’esproprio, inoltre – rimarca Muroni nell’interrogazione parlamentare – coinvolge anche la perdita degli usi civici della comunanza agraria che comprende una importante attività silvicola e pastorale che permette anche la manutenzione di una grande estensione del territorio montuoso dei Sibillini. Inoltre, si ricorda che la frazione di Rubbiano nel 1933 ha subìto una valanga con 8 morti e, negli inverni più rigidi e nevosi, il sindaco emana un’ordinanza di sgombro della frazione per evitare rischi eccessivi. Risulta di difficile comprensione che, invece di impiegare fondi pubblici per mettere in sicurezza il territorio in modo da prevenire nuove calamità naturali, si pensi alla realizzazione di un resort».
E ancora «a guardare la piantina allegata al progetto si vede che mentre il borgo occupa uno spazio ridottissimo, il nuovo resort lo supererà in estensione di almeno cinque o sei volte. Ci saranno un centro polivalente, campi da bocce, un teatro, locali commerciali, gli immancabili parcheggi. Quanto ai terremotati, va considerato che Rubbiano è zona rossa da 5 anni, le macerie dell’ondata sismica del 2016 e del 2017 sono ancora lì, le domande di ricostruzione giacciono negli uffici e l’attesa è l’unica possibilità per poter sperare ancora in una qualche forma di futuro (…). Si evidenzia che il resort sorgerà grazie ai fondi, 160 milioni di euro, del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo del Cratere Centro Italia) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)».
Ecco quindi che l’onorevole Muroni chiede al premier e ai ministri interessati «se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se intenda promuovere, per quanto di competenza, una riflessione tecnica al fine di garantire, nel rispetto delle competenze della regione Marche e del comune di Montefortino, specifici interventi di ricostruzione delle abitazioni distrutte dal terremoto e avviare il risanamento ambientale di un territorio già fortemente compromesso in modo da avere uno sviluppo rurale vero ed ecosostenibile».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati