Taglio del nastro per la rotatoria di Valmir. Pezzani: «Bella e necessaria per la sicurezza in strada»

PETRITOLI - La settimana prossima partirà l'installazione della videosorveglianza, con telecamere Ocr per la lettura delle targhe in tutte e quattro le direzioni e due telecamere panoramiche per il controllo del territorio, ed è così che verrà migliorata la sicurezza anche dal punto di vista dell'ordine pubblico

di Serena Murri

Taglio del nastro per la nuova rotatoria di Valmir di Petritoli. L’attesa infrastruttura viaria, iniziata lo scorso ottobre è stata aperta al traffico il 22 febbraio. L’opera è stata inaugurata questa mattina e fra le autorità presenti, oltre ovviamente al sindaco di Petritoli, Luca Pezzani, altri sindaci della Valdaso, il presidente della Provincia Ortenzi, rappresentanti dei vari enti territoriali come il presidente Ciip, Giacinto Alati, i consiglieri regionali Andrea Putzu e Fabrizio Cesetti, e l’ex presidente della Provincia Moira Canigola, sindaca di Monte Urano. Ovviamente presenti anche don Umberto Eleonori per la benedizione di rito, carabinieri e polizia locale.

Grande soddisfazione per il sindaco Luca Pezzani presente assieme all’assessore Marco Vesprini. «Un’opera che era attesa da questa comunità da più di 20 anni – ha ricordato Pezzani – che ha come finalità quella di migliorare l’afflusso del traffico oltre alla sicurezza nelle ore notturne, facendo da deterrente per le alte velocità. Ci tenevamo a fare un’opera che fosse bella. Mancano gli ultimi 30 metri di ringhiera e alcuni dettagli estetici. Non verranno utilizzati sponsor perché a vietarlo è il codice della strada, cosa che ci dispiace dato che molte attività ci avevano offerto la loro collaborazione. Lo spazio dovremo allestirlo noi, come Comune».

La settimana prossima partirà l’installazione della videosorveglianza, con telecamere Ocr per la lettura delle targhe in tutte e quattro le direzioni e due telecamere panoramiche per il controllo del territorio, ed è così che verrà migliorata la sicurezza anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. «Quest’opera sarà preludio di una progettazione più ampia – ha concluso Pezzani – lo sviluppo della zona che c’è stato in questi anni deve essere accompagnato da un miglioramento di tutte le infrastrutture, come la vicina piazza Primo Maggio». La rotatoria è il frutto della collaborazione di più enti, il costo è stato di 170 mila euro suddiviso tra 70 mila dalla Regione, 50mila dal Comune e 50mila dalla Provincia, l’Anas ha collaborato per la parte relativa alla progettazione.

L’opera è stata realizzata a cavallo di due amministrazioni sia regionale che provinciale. Erano presenti i responsabili per il Rup Pignoloni e Diletti, la ditta Agromeccanica Basili che ha svolto i lavori, la progettista Dania Cataldi. Dopo il taglio del nastro, don Umberto Eleonori ha benedetto l’infrastruttura «affinché a beneficiarne siano quanti transitano su questa strada». Ringraziamenti anche alla famiglia Egidi Tomassini che durante il corso dei lavori ha permesso il passaggio al pubblico sul terreno privato.

L’opera iniziata lo scorso ottobre e terminata con l’apertura al traffico due settimane fa, è stata finanziata dall’amministrazione regionale precedente, era infatti presente anche il consigliere regionale Fabrizio Cesetti, assessore al bilancio della passata giunta Ceriscioli «Una struttura importante realizzata con una positiva sinergia tra le istituzioni» grazie a risorse inserite nel bilancio 2020. La ex presidente, Moira Canigola ha aggiunto: «Abbiamo sempre cercato di lavorare sulla base delle reali necessità del territorio viste anche le scarse risorse che abbiamo sempre avuto. Abbiamo ritenuto che questo fosse un punto nevralgico dove intervenire sia in termini di sicurezza che di viabilità».

A portare a termine il progetto, la giunta regionale Acquaroli rappresentata dal consigliere regionale Andrea Putzu: «Non posso che esprimere soddisfazione nel vedere la nuova viabilità della Valdaso prendere forma, dopo il ponte di Rubbianello si riesce a vedere uno sviluppo di questa strada. Molto si dovrà fare, come Regione Marche ci stiamo impegnando per questa strada, fulcro delle attività e dell’agricoltura».


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