‘Fratelli nella solidarietà’, Vagnozzi e Tombolini: «Grande prova di generosità che ci spinge a proseguire»

PORTO SAN GIORGIO - Parlano i due esponenti FdI che, però, rimarcano: «E' stato scelto di non dare alla stessa alcuna connotazione politica in quanto crediamo fortemente che eventi del genere debbano rimanere scevri da ogni simbolo»

Giulia Vagnozzi e Marco Tombolini

‘Fratelli nella solidarietà’. A tirare le somme dell’iniziativa promossa da FdI ieri all’Oasi, iniziativa organizzata dal partito della Meloni, dopo il referente sangiorgese FdI, Andrea Agostini, ora sono Giulia Vagnozzi e Marco Tombolini che, pur facendo parte del gruppo cittadino di Fratelli d’Italia, vogliono parlare nelle vesti di cittadini e non di esponenti di partito «perché è stato scelto di non dare all’appuntamento alcuna connotazione politica in quanto crediamo fortemente che eventi del genere debbano rimanere scevri da ogni simbolo vista la nobiltà dello scopo che, lo si ripete, è stato puramente solidale».

«Vista la tragicità dei fatti ai quali stiamo quotidianamente assistendo da spettatori impotenti – le parole di Giulia Vagnozzi – ho pensato ad un modo per renderci utili. Così, insieme alle tante persone con le quali ormai sto condividendo un progetto politico, abbiamo deciso di scendere in campo. Lo abbiamo fatto come gruppo di volontari, di amici. Nessun simbolo o colore. Nessuna identità. Solo tanta voglia di dare un contributo e provare ad alleviare, almeno in parte, le sofferenze di chi sta vedendo la propria esistenza stravolta da una guerra.
La solidarietà questo dovrebbe essere: un’unità di intenti e sentimenti. Quella di ieri è stata un’incredibile prova di generosità e sensibilità, sperata ma anche inaspettata, vista la travolgente partecipazione che c’è stata.
Un’esperienza che ci ha umanamente provati ma anche arricchiti. Sicuramente la spinta che ci porterà ad intraprendere altre iniziative per realtà molto più vicine a “casa nostra” perché, non dimentichiamolo mai, solidarietà è anche guardare all’anziano solo della porta accanto, al giovane in difficoltà o al conoscente che ha perso il lavoro, alla famiglia che non riesce ad arrivare a fine mese. Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo».

«Un’idea ed un progetto – aggiunge Marco Tombolini – in cui abbiamo fortemente creduto quella della raccolta di aiuti in favore della popolazione ucraina. Una commovente partecipazione da parte di centinaia di persone che sono passate appositamente per lasciare beni o che hanno approfittato della spesa per acquistarne altri da donare.
Abbiamo contato circa 150 colli mentre venivano caricati sui mezzi della Protezione Civile di Porto San Giorgio. Pasta, riso, scatolame, biscotti, barrette energetiche e prodotti per la colazione, alimenti per bambini e pannolini, assorbenti e pannoloni per adulti, latte, zucchero, farina, olio, prodotti per l’igiene personale e molti altri beni di conforto, kit per il primo soccorso e medicinali. Oltre 40 i sacchi di vestiario contro il freddo e di coperte. Le persone hanno dato una grande prova di solidarietà e di generosità e a loro va tutta la nostra gratitudine».

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