L’Avis Petritoli regge l’urto Covid e il gap ‘trasfusionisti’. Massucci: «Donazioni aumentate. Lavoriamo per il punto prelievi in sede»

PETRITOLI - Il presidente: «Nel corso del 2022 per la ricorrenza del decennale della fondazione della sede comunale di Petritoli saranno promosse iniziative che ci permetteranno di raggiungere molta della popolazione del nostro territorio»

Il direttivo Avis di Petritoli

 

«Cari amici donatori, questa è la mia prima relazione all’assemblea della sezione Comunale di Petritoli, che comprende i Comuni di Petritoli, Monte Giberto, Ponzano di Fermo,  Montottone, Moresco, Monterubbiano, Monte Vidon Combatte, Ortezzano, Monte Rinaldo, Monsampietro Morico, Montelparo e Monteleone di Fermo». E’ quasi più una lettera aperta ai donatori che non una vera e propria nota per la stampa, la relazione del presidente della sezione Avis di Petritoli, il dottor Gaetano Massucci che fa il punto su donatori e donazioni con una riflessione a tutto campo sul presente e il futuro delle attività Avis, con tutte le difficoltà annesse. Ieri, infatti, si è riunita l’assemblea della sezione Comunale dell’Avis di Petritoli, per l’approvazione dei bilanci e per il resoconto delle attività con la partecipazione del presidente provinciale Elena Simoni e, in rappresentanza del regionale, Giovanni Lanciotti.

«Dal periodo della elezione di questo direttivo ad oggi la situazione di difficoltà generale non è cambiata in positivo. La crisi pandemica ha rallentato tante attività e disponibilità. Anche quella delle donazioni, dappertutto e non solo in questo territorio, ha subito un freno. Per curiosità sono andato a controllare i dati presentati da sezioni comunali anche del nord Italia: molte hanno subito un calo anche superiore al 10%. Nel nostro territorio la problematica legata al Covid è stata aggravata dalla sempre più ridotta disponibilità di medici trasfusionisti che nella nostra area vasta, più che in altre, sono spesso di passaggio con il rischio di lasciare vuoti per lunghi periodi. Anche la chiamata unica, nonostante rappresenti una innovazione comoda organizzativamente per la possibilità di gestire in modo uniforme ed equo l’accesso alle donazioni, ha rappresentato una novità che per la nostra sezione rischiava di essere penalizzante con gente abituata alla chiamata diretta, personalizzata e, a volte per fortuna anche insistente. Nonostante ciò i numeri delle donazioni è stato più che accettabile, anzi aumentato rispetto all’anno precedente magari meno di quanto avremmo voluto e questo grazie al direttivo che è sempre pronto ed efficiente e che ringrazio infinitamente per il supporto che mi ha dato fin dall’inizio del mio mandato. Un ringraziamento particolare alla presidente uscente ed attuale vicepresidente che continua nella sua convinta attività di sollecitazione e reclutamento ma soprattutto grazie a tutti i donatori che non si sono lasciati intimidire da questo periodo veramente difficile».

I numeri forniti dal presidente Massucci:
Soci donatori: 305, soci non donatori: 6, totale soci: 311, donazioni complessive 389, sangue intero 346, plasmaferesi produttiva 43

«Anche l’attività di promozione è stata penalizzata dalla pandemia. La impossibilità diffusa di organizzare eventi ci ha tolto molte opportunità di essere presenti sul territorio con i nostri banchetti ma comunque, anche se non di grande impatto, la befana Avis, organizzata con tutti i criteri di sicurezza, è riuscita ad avvicinare diverse famiglie attraverso i bambini intervenuti. La difficoltà di promuovere incontri avrebbe ridotto la comunicazione alla sola forma cartellonistica dei manifesti se non ci fossimo impegnati, direttamente ed indirettamente, nella attività di vaccinazione anticovid che è stata praticata proprio nella nostra sede. Ricorso la partecipazione, come volontari, di diversi iscritti e della titolare del Servizio Civile con una grande ricaduta di visibilità e, speriamo, di pubblicità positiva per il servizio svolto a favore di tutto il territorio dei nostri paesi e non solo. Sono certo che siamo riusciti a comunicare che la cultura del dono e quella del servizio vanno di pari passo e che l’Avis del nostro territorio rappresenti un punto di riferimento per l’una e per l’altra. Sono stati praticati più di 10.000 vaccini e quindi sono passate per la nostra sede circa 5.000 persone. Chissà qualcuno magari ripasserà per diventare socio donatore. Ringrazio pubblicamente l’Area vasta 4 per la sede comoda e di facile accesso ma non ci accontenteremo. Pur sapendo che sarà un obiettivo difficile da raggiungere, anche collegato alla già citata carenza dei medici trasfusionisti, ci impegneremo in futuro per fare di questa sede un punto prelievi. Ci sono tutte le caratteristiche tecniche e logistiche e cercheremo di superare anche il problema del personale. Speriamo in una prossima stagione estiva aperta alle molte iniziative alle quali il nostro territorio è abituato a vederci per ottenere alla fine un incremento di donatori e di collaborazione. Nel corso del 2022 per la ricorrenza del decennale della fondazione della sede comunale di Petritoli saranno promosse iniziative che ci permetteranno di raggiungere molta della popolazione del nostro territorio. Per oggi possiamo comunque ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti e delle potenzialità che sono ancora presenti e che poteremo ulteriormente attivare sempre grazie alla forza ed allo spirito di servizio che anima tutto il nostro consiglio direttivo e tutti i donatori del nostro territorio».

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti