Presentati i nuovi laboratori del Montani. Scatasta: «Istituto in continuo aggiornamento»

FERMO - Ampi, luminosi e con dispositivi tecnologici all’avanguardia. Queste sono le caratteristiche dei nuovi laboratori del Montanti, presentati questa mattina presso il polo scolastico in via Joyce Lussu. Spazio anche per la cultura e le premiazioni. Svelata l'opera di Ciro Stajano e consegnata la medaglia d'argento per le Olimpiadi Internazionali di Informatica a Beniamino Vagnarelli

 

di Alessandro Luzi

Ampi, luminosi e con dispositivi tecnologici all’avanguardia. Queste sono le caratteristiche dei nuovi laboratori del Montani, presentati questa mattina presso il polo scolastico in via Joyce Lussu. Le strutture sono destinate agli studi di Tecnologie e progettazione di sistemi informatici, Informatica, Progettazione Multimediale, Sistemi e Reti. Presenti all’appuntamento la dirigente, Stefania Scatasta, il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, e il consigliere regionale di maggioranza, Andrea Putzu.

«Portiamo avanti i nostri progetti sempre con passione ed emozione e l’intento consiste nello sviluppare competenze e piani formativi sempre più aggiornati – esordisce la dirigente -. La nostra attenzione verso i nostri studenti è sempre molto elevata. L’Itis è in continuo aggiornamento, infatti preferisco denominarlo “cantiere Montani”». «Dietro questa scuola c’è una grande tradizione ed è una eccellenza del territorio –asserisce Ortenzi -. La sua storia narra la capacità di leggere i cambiamenti della società e agli sviluppi del mondo industriale. Lo sguardo sempre volto verso il futuro ne costituisce il tratto distintivo». Alle parole del presidente di Provincia, fa eco Andrea Putzu: «Le iniziative promosse dall’Itis sono sempre di grande spessore. La Regione deve fare molto per appoggiarle. Per esempio il nostro obiettivo è promuovere l’alternanza scuola-lavoro e destinare fondi europei per le scuole più innovative, proprio come questa».

Beniamino Vagnarelli

Nel viaggio tra i corridoi del nuovo plesso, è possibile ammirare l’alto contenuto tecnologico dei nuovi laboratori, sia per le attrezzature disponibili e sia nelle tematiche affrontate durante le ore di lezione.  Infatti alcuni ragazzi delle classi quinte hanno esposto dei lavori di gruppo effettuati durante il percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola-Lavoro). L’attività è stata coordinata in collaborazione con Unicam ed ha previsto lo sviluppo dei progetti non affrontati nel percorso di studi. Gli studenti, divisi in gruppi, sono riusciti a realizzare prototipi funzionanti, dunque pubblicati sulle rispettive piattaforme web. Gli studi illustrati vanno dal Service Learning, ovvero dei servizi digitali per la scuola e non solo, all’utilizzo di tecnologie serverless e servizi Aws e Alexa, allo sviluppo di portali web per la Pubblica Amministrazione, fino alla “Clever Car”, un’autovettura intelligente sensibile allo stato psico-fisico del conducente. Qualora sia sotto effetto di alcool o stupefacenti, i software impediranno l’accensione del motore. Infine il progetto “Wine C 4.0” propone di soluzioni per rendere ogni punto dell’azienda accessibile alla rete internet. Ciò permette di controllare ed interfacciare i vari macchinari tra loro. Quindi gli allievi del Montani hanno mostrato le loro abilità, il loro talento e le conoscenze assorbite durante il percorso di studi. Addirittura, Beniamino Vagnarelli, studente della classe 5 IN A, ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi Internazionali di Informatica 2022. Un risultato di indubbio prestigio e altamente qualificante sia per il ragazzo che per la scuola.

Non è mancato un momento destinato alla cultura, in particolare all’arte visuale. Del resto, come insegnò il grande Pierpaolo Pasolini, il progresso è raggiunto dall’unione di scienza e cultura, altrimenti si assisterebbe solo ad uno sviluppo disorganico e selvaggio. Infatti la dirigente ha voluto sottolineare la costante collaborazione con Nunzio Giustozzi, docente e critico d’arte, accorso per svelare l’opera di Ciro Stajano, affissa all’interno del plesso scolastico. «L’opera racconta il Montani – spiega Scatasta – Vogliamo guidare i nostri studenti anche attraverso il faro della cultura, oltre che della competenza e della passione». «L’opera si intitola “Arte e Scienza” e descrive perfettamente la forma mentis dell’Istituto – annuncia Giustozzi –. Alle origini era una scuola di “arti e mestiere” quindi da sempre è stata caratterizzata da questa attenzione per gli sviluppi tecnici e tecnologici della produzione industriale, associata alla cura dell’estetica. Nel dipinto viene raffigurata una tecnologia amica dell’uomo. I suoi colori sono vivaci, dunque emana un’aura gaudia e briosa. Sono stati inseriti dei riferimenti all’alchimia, una disciplina antichissima da cui poi si sono sviluppati gli studi chimici». Dopodiché Giustozzi ha fornito una panoramica dedicata a Stajano, presente in sala: «È un artista di origini campane. Il suo stile è molto raffinato e molto attento alla tradizione della pittura italiana e alle avanguardie europee del Novecento».

Il programma si è concluso con il momento dei ricordi. Infatti sono intervenuti Carlo Labbrozzi, presidente dell’associazione Ex-Allievi Montani, e Piero Alessandrini, ex docente universitario e importante personalità all’interno del panorama economico italiano. «Oggi è una giornata straordinaria – esordisce Labbrozzi -. Questi laboratori sono frutto dell’unione tra arte e scienza, da sempre alla base del Montani». «Ho dei ricordi indelebili dei periodi trascorsi in questa scuola – afferma Alessandrini -. Nonostante nella mia vita intrapresi una strada differente rispetto agli studi effettuati qui, la formazione scolastica del Montani è stata fondamentale per lo sviluppo della mia carriera».

 


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