“L’Avis si tinge di rosa”, avviati nuovi gruppi di lavoro al femminile e attività di sensibilizzazione (Videointervista)

FERMO - Questa mattina a Radio FM1 è stato dedicato uno spazio alle iniziative promosse dall’Avis fermana. Elena Simoni, Presidente Avis provinciale, Monica Mancini, segretaria Avis provinciale, Letizia Nociaro, presidente Avis Porto Sant’Elpidio, Francesca Pietracci, presidente Avis Porto San Giorgio, Simona Tomassetti, presidente Avis Monte Urano, hanno presentato “Avis si tinge di rosa”, ovvero la volontà di avviare gruppi di lavoro al femminile e implementare la presenza di quote rosa sia all’interno del direttivo che negli associati.
Avis a Radio FM1

 

di Alessandro Luzi

Questa mattina a Radio FM1 è stato dedicato uno spazio alle iniziative promosse dall’Avis fermana. Elena Simoni, Presidente Avis provinciale, Monica Mancini, segretaria Avis provinciale, Letizia Nociaro, presidente Avis Porto Sant’Elpidio, Francesca Pietracci, presidente Avis Porto San Giorgio, Simona Tomassetti, presidente Avis Monte Urano, hanno presentato “Avis si tinge di rosa”, ovvero la volontà di avviare gruppi di lavoro al femminile e implementare la presenza di quote rosa sia all’interno del direttivo che negli associati. «L’intento è di spingere verso una svolta al femminile – spiega la Simoni -. Attualmente contiamo 150 consiglieri, di cui un terzo donne. L’Avis provinciale ha numeri rilevanti, infatti registriamo 12 sedi comunali in grado di coprire tutto il territorio, dall’entroterra alla costa. 5000 sono i donatori a fronte di 7.700 donazioni. Sicuramente sono dati importanti per la sanità fermana. Domani, alle ore 15.30 presso villa Nazareth, si terrà l’assemblea annuale, un appuntamento fondamentale per la nostra associazione». Alla presidente, seguono le dichiarazioni della segretaria dell’Avis provinciale, Monica Mancini: «Il nostro impegno consiste nel promuovere il dono attraverso progetti condivisi. Per raggiungere determinati obiettivi è fondamentale lavorare in sinergia con le Avis dei vari comuni». «La presenza sul territorio serve a coinvolgere il maggior numero di donatori – rimarca la Tomassetti -. Con i gazebo si riesce a condurre una campagna di sensibilizzazione diretta. In questo senso siamo molto presenti anche sui social. Ora ci stiamo adoperando per avviare degli appuntamenti sportivi in quanto migliorano lo stato di salute dei donatori e di conseguenza favorisce la possibilità di donare. Infatti organizzeremo delle camminate itineranti su tutto il territorio fermano per riscoprire i luoghi culturali e naturalistici più suggestivi». Per quanto riguarda i numeri, nonostante l’Avis di Monte Urano sia tra le più recenti, infatti è stata avviata nel 2017, conta circa 100 donatori. Un dato messo in luce dalla Tomassetti: «Siamo partiti con 34 donatori e siamo arrivati ad un centinaio. Segno che stiamo svolgendo una campagna di sensibilizzazione efficace».

Passando dall’entroterra alla costa, i numeri dei donatori si mantengono comunque elevati. «A Porto San Giorgio abbiamo 867 donatori – afferma la Pietracci -. Con la provincia abbiamo instaurato un clima di collaborazione reciproca. Il nostro intento consiste nell’avvicinare i giovanissimi attraverso campagne di sensibilizzazione diretta come gazebo nei luoghi pubblici ed iniziative mirate all’intrattenimento». «Attualmente il nostro impegno è volto al coinvolgimento dei giovani – sottolinea la Nociaro -. Dal 2010 abbiamo riscontrato delle carenze nelle donazioni nella fascia tra i 18 ed i 25 anni. Infatti, oltre al classico volantinaggio, stiamo realizzando attività di promozione all’interno degli ambienti sportivi. Sembra paradossale ma la scarsa idoneità fisica per la donazione è maggiore tra i giovani che tra gli adulti».


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