Auto rubata e spesa scomparsa: la Squadra Mobile rintraccia l’utilitaria e denuncia ladro e ‘palo’

FERMO - Anche questa volta, dalla dinamica dell’evento, dalle testimonianze acquisite e dalla visione delle immagini, gli investigatori hanno tirato i fili per ricostruire la completa genesi dei due furti fino ad identificarne gli autori, un due uomini rispettivamente di circa 30 e 40 anni, nordafricani domiciliati a Lido Tre Archi già noti per i loro specifici ed analoghi precedenti che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati di furto aggravato in concorso

di redazione CF

Negli ultimi giorni gli investigatori della Squadra Mobile sono stati impegnati a risolvere casi di furti di auto e soprattutto degli oggetti e valori lasciati nei veicoli. Infatti, il furto di un’auto è normalmente perpetrato per utilizzarla per compiere in un arco temporale ristretto altri reati, come ad esempio una rapina o quale “ariete” per sfondare vetrate di esercizi commerciali o per un breve tragitto serale o notturno prima che la nota di ricerca sia compiutamente diramata a tutte le Forze di polizia del territorio, anche perché il traffico di veicoli rubati, ordinariamente trasferiti in altri Paesi, richiede un’organizzazione molto complessa dell’attività criminale.
Più facile è, quindi, introdursi nell’abitacolo, forzando la serratura, infrangendo un vetro ovvero approfittando di alcuni minuti nei quali l’auto è stata lasciata aperta e magari con le chiavi inserite nel blocco di accensione per prelevare ogni oggetto utile per racimolare anche piccole somme di denaro o per “fare la spesa”.

È il recente caso risolto dagli investigatori della Squadra Mobile fermana relativo al furto di un’auto di piccola cilindrata lasciata incustodita per alcuni minuti dalla proprietaria con la portiera accostata e con le chiavi inserite; quale migliore occasione per i delinquenti che non hanno nulla da fare se non attendere il momento per loro più favorevole.
In pochi istanti la vettura è sparita e la proprietaria, all’uscita del negozio, non ha potuto fare altro che chiedere l’intervento della Volante della Polizia di Stato.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno acquisito gli elementi necessari per diramare le ricerche del veicolo alle Forze di polizia del territorio ed hanno iniziato a perlustrare le zone limitrofe fino a trovare, circa un’ora dopo, il veicolo regolarmente parcheggiato a pochi chilometri dal luogo della sottrazione, a Fermo in via Togliatti.
L’auto, con le chiavi ancora inserite e senza danni, è stata restituita alla proprietaria e sono iniziate le indagini della Squadra Mobile per identificare l’autore del furto “temporaneo”.
In sede di denuncia, alcuni giorni dopo, la vittima ha segnalato che dalla utilitaria erano state asportate tre borse in plastica contenenti la spesa di generi alimentari che aveva effettuato poco prima della sottrazione, per un valore complessivo di circa 100 euro.
Furto del veicolo e dei sacchetti, due reati tra loro connessi ma anche due diverse situazioni sulle quali indagare. Partendo dal luogo del furto dell’auto, grazie alla collaborazione di alcuni testimoni che avevano visto il ladro, del quale avevano descritto fisionomia ed abbigliamento, entrare nella vettura ed allontanarsi come se ne fosse il proprietario ed alle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza cittadini e privati, gli investigatori hanno seguito l’autore del furto nel suo tragitto fino al luogo dove aveva lasciato il veicolo. Nel suo percorso aveva preso a bordo, immediatamente dopo l’appropriazione, anche un altro soggetto, il solito palo, con l’aiuto del quale al termine del viaggio aveva prelevato le borse della spesa e le aveva portate nella sua abitazione, nei pressi dell’area di parcheggio dell’auto.
Anche questa volta, dalla dinamica dell’evento, dalle testimonianze acquisite e dalla visione delle immagini, gli investigatori hanno tirato i fili per ricostruire la completa genesi dei due furti fino ad identificarne gli autori, un due uomini rispettivamente di circa 30 e 40 anni, nordafricani domiciliati a Lido Tre Archi già noti per i loro specifici ed analoghi precedenti che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati di furto aggravato in concorso.


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