Giovani e anziani uniti dalla cucina tradizionale: partito il progetto ‘Coltiviamo il futuro’ con l’Acli Servigliano

SERVIGLIANO - Sabrina Vitali, presidente del circolo Acli, si dichiara felice e orgogliosa di aver ospitato questo evento: «È stata una serata stupenda, un vero segno di ripartenza». Come in ripartenza è la struttura che ha ospitato la degustazione, il Circolo, che è stato ristrutturato recentemente grazie ai fondi per il terremoto.

Presso il circolo Acli di Servigliano è partito il progetto che unisce giovani e anziani attraverso la cucina tradizionale.
Sono iniziati, tra grande curiosità e coinvolgimento attivo, gli incontri e le cene dedicate alla valorizzazione della cosiddetta “cucina povera” e della tradizione culinaria del fermano.
Il primo incontro si è tenuto venerdì 25 marzo presso il Circolo di Acli di Servigliano (località Curetta). Grazie alla competenza delle cuoche, tutti i partecipanti sono rimasti pienamente soddisfatti della prima cena-degustazione nell’ambito del progetto “Coltiviamo il futuro”, promosso dall’associazione Giovanile GTC – Giovani Territorio Cultura, che, insieme ad altre associazioni ed enti del terzo settore, vuole stimolare lo scambio intergenerazionale tra giovani ed anziani.

«Il cibo – rimarcano dall’Acli – è sicuramente un ottimo punto di partenza per avvicinare le generazioni. La cena ha rappresentato un momento di convivialità: mangiando e parlando insieme si è ritrovata la condivisione e la spensieratezza che è stata forzatamente interrotta negli ultimi due anni a causa dell’emergenza sanitaria. La degustazione dei piatti della tradizione fermana è stata l’occasione anche per riflettere sull’importanza della stagionalità e del non spreco del cibo. A conclusione della cena, senza essere programmato, c’è stato un momento di balli folkloristici della tradizione, che hanno rafforzato l’aggregazione e lo scambio tra giovani e anziani».

Sabrina Vitali, presidente del circolo Acli, si dichiara felice e orgogliosa di aver ospitato questo evento: «È stata una serata stupenda, un vero segno di ripartenza». Come in ripartenza è la struttura che ha ospitato la degustazione, il Circolo, che è stato ristrutturato recentemente grazie ai fondi per il terremoto.
«In programma ci sono tantissime attività che stanno piano piano vedendo la luce. Abbiamo voluto creare un punto di ritrovo per i giovani, grazie alla biblioteca che si trova in una stanza interna, e presto metteremo anche un biliardino, per unire divertimento e lettura. La mattina ospitiamo per lo più anziani rimasti soli, che si incontrano qui per leggere il giornale e per fare due chiacchiere. Lo scopo del Circolo è quello di tornare tutti insieme alla normalità, senza avere più paura di uscire e socializzare» spiega Sabrina.

Le prossime iniziative dedicate al cibo si svolgeranno a Fermo, in collaborazione con l’Associazione “Il Ponte” e presso il Circolo Acli di Petritoli (località Torchiaro). Inoltre, lunedì 28 inizieranno anche le attività dedicate alle scuole, il primo incontro si terrà presso l’Istituto Artigianelli. Il progetto Coltiviamo il futuro è promosso nell’ambito del bando “MARCHE_ACTIVE@NET AL TEMPO DEL SISMA” ed è promosso da sei Ambiti Territoriali Sociali – tra i quali l’ATS XIX – Comune di Fermo – con partner il Centro servizi per il volontariato Marche, ed è realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.


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