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Arriva la mostra “9 sculture per una grande anima”. Le opere di Ugo Riva alla Casa Museo Osvaldo Licini (Videointervista)

FERMO - Radio FM1 ha dedicato un appuntamento alla cultura, in particolare alla mostra dello scultore Ugo Riva “9 sculture per una grande anima” che si terrà presso il Centro Studi Osvaldo Licini. L'inaugurazione è prevista per domenica 3 aprile alle ore 17 e l'esposizione si protrarrà fino al 3 luglio.
Ai microfoni di Radio FM1 Valerio Palmieri l'artista Ugo Riva, Daniela Simoni e Nunzio Giustozzi

Da sinistra Ugo Riva, Daniela Simoni, Valerio Palmieri, Nunzio Giustozzi

Radio FM1 ha dedicato un appuntamento alla cultura, in particolare alla mostra dello scultore Ugo Riva “9 sculture per una grande anima” che si terrà presso il Centro Studi Osvaldo Licini. L’organizzazione è a cura dell’Associazione Grande Anima ed è patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Fermo, dal Comune di Monte Vidon Corrado ed è ospitata dalla Casa Museo Osvaldo Licini. «La mostra verrà inaugurata domenica 3 aprile alle ore 17 e si protrarrà fino al 3 luglio – ricorda il presidente dell’Associazione, Valerio Palmieri -. È una iniziativa nata dall’esigenza di elaborare il lutto prematuro di mia moglie, Rosy Medri. Era un’amante delle arti ed il nostro contatto con Ugo Riva fu successivo ad una esposizione ad Arezzo. In “9 sculture per una grande anima” è riassunto il carattere di Rosy, una dottoressa sempre disposta all’accoglienza e all’attenzione verso il prossimo. Questa è anche una possibilità di elaborare un lutto traumatico attraverso l’arte e trasformarlo in qualcosa di vivo. L’Associazione, fondata anche da mia figlia, ha in programma anche altre attività culturali. Infatti si terranno delle lezioni di filosofia e dei cineforum presso le sale del Comune di Montegiorgio. Gli appuntamenti saranno incentrati sul tema della resilienza, vocabolo spesso usato a sproposito». Quindi sono opere che racchiudono il lutto e la vita. A spiegarlo è proprio Ugo Riva: «Questa esperienza con la famiglia Palmieri mi ha procurato delle energie speciali. Ho assistito alla presentazione del libro dedicato a Rosy “7 parole per una grande anima” e mi sono promesso di trasformare in sculture il senso del titolo. Sono opere in terracotta policroma di piccole dimensioni, create proprio per la Casa Studio Osvaldo Licini. Raccontano non solo il dramma vissuto dai Palmieri ma anche il lutto collettivo derivato dal Covid-19. Io sono di Bergamo, una delle città più colpite dalla pandemia, quindi anche questi elementi sono entrati a far parte della creazione artistica destinata a “9 sculture per una grande anima”. Non è una mostra estetizzante ma dei pensieri che prendono corpo e anima. Ho scelto di interpretare questi sentimenti attraverso l’arte».

Anche Daniela Simoni, direttore del Centro Studi Osvaldo Licini, è tra i soci fondatori dell’Associazione Grande Anima: «Sono il trade union tra questo organo ed il Centro. In questa esposizione affrontiamo tante tematiche spesso evitate come l’invecchiamento, la fine della vita, la malattia. L’Associazione, oltre ad affrontare questi aspetti, crede profondamente nella capacità catartica dell’arte attraverso i suoi linguaggi simbolici. Anche Rosy era convinta di questo. Ugo Riva ha alle spalle un percorso artistico di alto livello e ha delle affinità con la concezione artistica di Osvaldo Licini. Se da un lato quest’ultimo ha scelto di isolarsi a Monte Vidon Corrado per rielaborare la tragedia collettiva della guerra, dall’altro Riva ha assorbito il dramma causato dalla pandemia nella sua città natale». Le opere sono ampiamente promosse da Nunzio Giustozzi, critico e storico d’arte: «Riflettono sul tema latino e greco dell’Humanitas. Questo testimonia il vasto bagaglio culturale dell’artista. Il valore dell’umanità qui è nel senso più ampio del termine. Lo si evince anche da un’opera intitolata Animula Vagula Blandula, un chiaro riferimento al componimento di Adriano in cui si prepara a lasciare la sua anima, ma allo stesso tempo deve essere custodita anche negli abissi. Pertanto la mostra è un invito verso un percorso iniziatico, un limbo magico dove si invera un legame tra la salvezza e la morte, resi eterni dalla bellezza. Sono sculture trans-surrealiste cariche di retaggi antichi senza ansia di citazionismo».

L’Associazione è nata nel 2019 in memoria di Rosy Medri – medico omeopata, dotata di grande sensibilità e rigore professionale – e si propone di affrontare tematiche che riguardano l’esperienza esistenziale di tutti come la resilienza e l’elaborazione del lutto. L’arte ha avuto nei secoli una funzione consolatrice, catartica: attraverso il suo linguaggio simbolico riesce ad addentrarsi nel mistero della condizione umana e a sondare dimensioni interiori che la logica non riesce a penetrare.

 L’Associazione trae il nome dal titolo di una scultura di Ugo Riva, Grande Anima . È una maestosa, evanescente creatura alata, che ha la forza archetipica, la grazia e il dinamismo di un’antica Nike. Valerio Palmieri – presidente dell’Associazione – racconta che  sua moglie Rosy era rimasta rapita da questa scultura bronzea e che lui aveva deciso di fargliene dono, ma purtroppo non ha fatto in tempo a ritirarla per l’insorgere fulmineo della malattia.   Ora Grande Anima si erge magnifica nel giardino della loro casa, è diventata come una sorta di alter ego di Rosy, ricorda, su grande scala, i Lares familiares che i romani custodivano a protezione delle loro domus

La sensibilità di Ugo Riva è rimasta profondamente turbata da questa vicenda tanto da ispirargli la realizzazione della serie di sculture presentate in questa mostra, tutte nate da un dialogo interiore instauratosi con Rosy. 

La mostra si dispiega in un suggestivo, emozionale allestimento ed è stata pensata site-specific. Le nove opere, precipuamente in terracotta policroma con allusivi inserti polimaterici, dai titoli parlanti (Aiutami, Abbraccio, Basta un battito d’ali, Dalla parte delle radici, Vitae…), sono state concepite come un ciclo, una cantica in più stanze ispirata a un sentimento di humanitas, per condividere pene e far germogliare speranze.

Animula, vagula, blandula… intona la grazia malinconica della poesia più celebre della letteratura latina, quella composta sul letto di morte dall’imperatore Adriano, e in molte altre sculture evidenti sono i richiami al mondo antico, classico ed ellenistico: i panneggi bagnati di eleganti figure muliebri splendide nell’incedere, dalle pose pensose e nostalgiche, il fascino ambiguo e misterioso delle rovine, che evoca un trasfert di matrice surrealista, il soave conforto dell’elegia. 

I numerosi e diversi bozzetti su carta presenti nel catalogo testimoniano la tormentata gestazione delle opere nel ritiro forzato in atelier durante i lunghi mesi del doloroso lockdown a Bergamo, città tremendamente colpita dalla pandemia.

I timori, le ansie, la richiesta di aiuto, la capacità di elaborazione di un lutto, che da personale diventa collettivo, il desiderio di un abbraccio, in piena sintonia con il messaggio e la vocazione di Rosy Medri, entrano prepotentemente nella genesi delle sculture che non rimangono solo elementi di elevata qualità formale nello spazio (con il loro particolare modellato) ma si trasformano teatralmente in un racconto di straordinaria efficacia espressiva.

Testi in catalogo della filosofa Laura Campanello, dello storico dell’arte Nunzio Giustozzi, di Annalisa e Valerio Palmieri dell’Associazione Grande Anima, dell’artista Ugo Riva.

Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà destinato ad una raccolta fondi per sostenere le attività dell’Associazione di volontariato.

Grande Anima è il nome dell’Associazione di volontariato, nata su iniziativa di Valerio ed Annalisa Palmieri, che ha lo scopo di fornire il sostegno ai familiari di malati cronici o inguaribili   che   affrontino o abbiano affrontato l’assolvimento del ruolo di caregiver, a chi vive l’esperienza del lutto traumatico,  la  complessità di ridefinire l’organizzazione della propria vita  affettiva, sociale e lavorativa dopo un’esperienza dolorosa. L’associazione si prefigge di valorizzare la memoria della dottoressa Rosy Medri, tramite la promozione di libri, l’organizzazione di seminari e convegni, l’istituzione di borse di studio e di altre iniziative con particolare attenzione alla medicina omeopatica, alla farmacologia cinese ed all’agopuntura in una visione olistica della salute dell’individuo.

 

(spazio promo-redazionale)


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