Da sx: il vice preside del Carlo Urbani, Mario Andrenacci, la presentatrice Daniela Gurini e il direttore di Tipicità, Angelo Serri
di Nunzia Eleuteri
Si è svolto ieri sera nella palestra del Polo Scolastico Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio l’atteso evento finale di Tipicità con la degustazione dello stoccafisso da varie regioni d’Italia.
Un appuntamento che è decisamente mancato negli ultimi due anni pandemici in cui lo staff di Tipicità è rimasto comunque attivo con le edizioni phygital. Ma, è chiaro che non c’è nessun effetto innovativo digitale che possa sostituire un momento così particolare in cui gusto, olfatto e convivialità vanno a braccetto.
E così, finalmente, è tornata la cena finale dello stoccafisso con tanti ospiti illustri tra amministratori locali ed imprenditori. Non sono mancati il prefetto di Fermo e il sindaco della città, Paolo Calcinaro, che ha condiviso il tavolo con i sindaci di Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche e Macerata.
Oltre alle preparazioni locali (stoccafisso alla fermana, all’elpidiense, all’anconitana e di Ripatransone) gli ospiti hanno potuto assaggiare lo stoccafisso di Reggio Calabria, di Alcamo, di Rovereto e il baccalà alla vicentina. A chiudere la degustazione, dopo le prelibate colombe pasquali di Atalia, il vice preside dell’Istituto Carlo Urbani, Mario Andrenacci: “Sono anni che partecipiamo a Tipicità – ha spiegato – lo riteniamo un momento importante e formativo per i nostri ragazzi dell’istituto alberghiero che voglio ringraziare per il grande lavoro svolto in questa lunga giornata. Sono le prime iniziative dopo il fermo per Covid. Questo appuntamento è stato per loro una ripartenza e un modo per tenere alto il nome del Carlo Urbani.”.
Visibilmente soddisfatto il direttore di Tipicità Angelo Serri per la riuscitissima trentesima edizione del Festival. E come non esserlo? Da più parti sono arrivati infatti i complimenti per l’organizzazione dell’evento in presenza che ha rappresentato, quest’anno più che mai, un vero momento di slancio. E ora possiamo già iniziare a pensare al consueto ricchissimo programma del Grand Tour delle Marche di Tipicità.
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