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Gli studenti di Monte San Pietrangeli: «Vogliamo la pace e lo diciamo in mille modi»

PACE - Manifestazione questa mattina in piazza Umberto I a Monte San Pietrangeli, dove gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado del paese hanno voluto far sentire la propria voce per dire un forte no alla guerra. E lo hanno fatto a loro modo, cioè con tanta passione, creatività e partecipazione.

Toccante e coinvolgente la manifestazione tenutasi questa mattina in piazza Umberto I a Monte San Pietrangeli, dove gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado del paese hanno voluto far sentire la propria voce per dire un forte no alla guerra. E lo hanno fatto a loro modo, cioè con tanta passione, creatività e partecipazione.

I bambini dell’infanzia hanno recitato una poesia e rappresentato il senso di pace come un seme, che seminato nella terra va poi coltivato con cura e attenzione, proprio come una piccola piantina. Hanno poi rappresentato un globo circondato da amore.

Le classi della primaria hanno voluto dare ognuna il proprio contributo con pensieri liberi, poesie, canzoni, rappresentazioni e canti. Pensieri liberi a formare un grande simbolo della pace fatto di abbracci, cuori, colombe, arcobaleni per levare al cielo un forte no contro le guerre.

I ragazzi della secondaria, infine, hanno recitato una poesia del premio Nobel Wisława Szymborska e contribuito a rendere più simbolica la manifestazione attraverso i tanti pensieri in forma di colombe appesi in piazza.

Alla fine, il sindaco Paolo Casenove, che li ha accolti ed ha assistito all’intera manifestazione, ha commentato: «Sono davvero orgoglioso delle scuole di questo paese. Complimenti agli insegnanti per avervi guidati a rappresentare in così tanti modi il vostro bisogno di pace. Ho apprezzato molto quanto avete fatto e ho potuto vedere con quanto impegno e bravura siete riusciti a dire la vostra su un tema così complesso, che riguarda non solo le zone di guerra, ma anche la nostra piccola comunità. Vorrei che alcuni dei disegni che avete preparato restino nell’atrio del comune per qualche giorno, per ricordare a tutta la comunità i profondi temi che avete toccato questa mattina. Grazie davvero a tutti».

Presenti anche le associazioni del paese che, con i loro labari, hanno voluto rendere più solenne l’evento.


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