di Leonardo Nevischi (Foto e video Simone Corazza)
170 anni. Tanto è passato da quando nel 1852 è stato istituito il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza nel quale la Polizia di Stato fonda le sue radici riaffermando ogni giorno l’impegno delle donne e degli uomini in servizio per la tutela dei cittadini e per il bene della collettività. Di fatto, quest’oggi la Polizia di Stato ha celebrato il 170esimo anniversario della sua fondazione. La cerimonia istituzionale ha avuto inizio alle ore 10 presso l’edificio della Questura, dove il Questore di Fermo, Rosa Romano, alla presenza del Prefetto, Vincenza Filippi, ha reso un tributo ai caduti della Polizia di Stato, deponendo una corona d’alloro alla lapide dedicata alla loro memoria nel piazzale antistante la struttura, al fine di onorare gli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento del servizio istituzionale. A rendere ancor più solenne la commemorazione è stato l’intervento di Don Adam Baranski, cappellano provinciale della Polizia di Stato che ha recitato una breve omelia.
La cerimonia è poi proseguita in piazza del Popolo, dove un picchetto composto dal personale della Questura e della Polizia Stradale ha reso gli onori alla Romano ed alla Filippi accompagnate dall’ispettore capo Gaetano Ramini. Ad assistere alla celebrazione anche una rappresentanza degli studenti degli istituti scolastici della Provincia che hanno partecipato nell’anno scolastico in corso al concorso “PretenDiamo Legalità”. Molti i ragazzini incuriositi dagli stand allocati in piazza, che esponevano mezzi, strumenti e tecnologie utilizzate dal personale della Polizia nella quotidiana attività d’istituto per lo svolgimento degli interventi di controllo del territorio e di prevenzione dei reati.
Infine, per l’ultimo atto della cerimonia, ci si è spostati all’interno del Teatro dell’Aquila, alla presenza dell’Arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, del Presidente del Tribunale, Bruno Castagnoli, del Procuratore Capo di Fermo, Raffaele Iannella, e delle massime cariche istituzionali civili, religiose e militari della provincia fermana. La festa di anniversario è stata allietata da “Imagine” di John Lennon interpretata dalla soprano Rosita Ramini accompagnata al pianoforte dal maestro Lorenzo Roscioli, prima di essere scandita dalla lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Il saluto di rito, invece, è spettato alla padrona di casa, Rosa Romano, la quale ha tracciato un bilancio della quotidiana attività svolta per la prevenzione e repressione dei delitti e dell’impegno profuso anche per la salvaguardia della salute collettiva per il contrasto alla diffusione della pandemia. «Siamo qui per festeggiare un anniversario, ma anche per ricordare i 20 poliziotti che in tutta la nazione hanno perso la vita a causa del Covid – ha esordito il Questore -. Nel corso dei 170 anni l’identità che caratterizza la nostra amministrazione non è mai cambiata, donne e uomini che con passione e impegno operano al servizio del cittadino e sempre presenti per assistere chi ha più bisogno nelle tante situazioni di necessità vissute nel nostro paese. Un servizio fatto di assidua presenza tra la gente, che caratterizza il nostro motto “Esserci sempre” per garantire la sicurezza delle comunità per le quali la Polizia di Stato è parte integrante. Questi 170 anni sono stati caratterizzati dallo spirito di sacrificio da chi ha donato la propria vita per la salvaguardia di quella degli altri. Gli anni 2020 e 2021 hanno visto il nostro impegno a 360 gradi sul territorio: dai servizi a tutela della salute, a quelli per la sicurezza dei cittadini e della prevenzione degli assembramenti, agli aiuti per la distribuzione delle mascherine e della raccolta di generi alimentari per i più bisognosi. È proprio per tale straordinario impegno che oggi il presidente della Repubblica Mattarella cha conferito alla bandiera della Polizia di Stato la medaglia d’oro al valor civile per le attività svolte durante la pandemia: “Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da Covid- 19, la tutela della salute di tutti i cittadini”».
«Quest’anno per la prima volta dopo due anni di limitazioni causati dalla pandemia, ritorniamo a celebrare questa giornata insieme alla cittadinanza e alle scolaresche. Oggi il nostro pensiero è rivolto a quanto sta accadendo in questi primi mesi del 2022 che si portano dietro la pesante eredità della lotta al Coronavirus, la crisi economica ed energetica, le incertezze lavorative, la fragilità del sistema sanitario e ora anche il conflitto armato tra Russia e Ucraina – ha proseguito la Romano, prima di illustrare il bilancio delle attività sul territorio provinciale -. La Squadra Mobile con la sua attività investigativa svolta su tutto il territorio, in perfetta sinergia collaborativa con la magistratura di Fermo, e l’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (le cosiddette Volanti) hanno conseguito enormi risultati: sono state controllate 17734 persone, sono stati effettuati 42 arresti e 334 denunce a piede libero. La Squadra Mobile nel corso del 2021 ha trattato ben 78 codici rossi, di cui 46 casi di maltrattamenti, 13 casi di atti persecutori, 4 casi concernenti reati sessuali, 4 casi di lesioni personali aggravate. Inoltre sono state eseguite 8 misure cautelari per i reati contro la persona in materia sessuale e danno a minori. L’attività di studio di analisi condotta dalla divisione Anticrimine ha consentito di registrare 200 reati in meno in tema di reati contro il patrimonio rispetto all’anno 2020. Lo stesso ufficio si è anche distinto per l’irrogazione di alcune misure di prevenzione: sono stati emessi 13 avvisi orali, 2 sorveglianze speciali con obbligo di soggiorno, 23 Daspo sportivi, 21 Daspo urbani (Daspo Willy), 22 provvedimenti di ammonimento del Questore in tema di prevenzione di fenomeni di violenza di genere e maltrattamento in famiglia. Preziosa anche l’attività della divisione di Polizia Amministrativa e Sociale dell’Immigrazione che, nel 2021, ha rilasciato 2605 passaporti, 1010 licenze di porto di fucile per uso caccia e sportivo. Inoltre sono state erogate 552 sanzioni amministrative in violazione della normativa Covid e sono stati controllati 800 servizi pubblici. L’ufficio immigrazione ha rilasciato 4698 permessi di soggiorno a cittadini stranieri, 53 decreti di espulsione del Prefetto e 43 ordini del Questore ad abbandonare il territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri irregolari. Un ringraziamento anche al personale della Digos che nonostante l’esiguo numero di risorse umane con la loro puntuale attività di informazione e sensibilizzazione hanno consentito la riuscita di svariate iniziative. Grazie anche alla sezione Polizia Stradale per l’efficace lavoro svolto nel corso dell’anno con ben 21139 persone controllate tra autostrade e viabilità ordinaria, 22243 veicoli controllati, 4947 sanzioni elevati ai sensi del codice della strada, 83 patenti ritirate, 132 sequestri amministrativi e 52 persone denunciate in stato di libertà».
L’evento ha poi visto la consegna da parte del Questore e del Prefetto di alcuni riconoscimenti premiali al personale della Polizia di Stato che si è distinto nello svolgimento di particolari attività di polizia giudiziaria, di soccorso pubblico e in altri compiti istituzionali. A conclusione, una targa speciale è spettata anche al direttore di Av4, Roberto Grinta, in rappresentanza dei medici, degli infermieri e di tutti i professionisti del sistema sanitario della provincia di Fermo per il servizio svolto a tutela dei cittadini. «”Esserci sempre” è il motto della Polizia di Stato, ma durante la pandemia il personale sanitario ha dimostrato di poterlo far loro combattendo in prima linea, in trincea, in maniera silenziosa. Voi siete stati i nostri angeli della salute» ha sottolineato il Questore Romano mostrando riconoscenza e vicinanza al personale sanitario. «La pandemia ha dato vita ad un periodo inaspettato ed intenso, ma le associazioni e l’ospedale si sono mossi insieme per dare una risposta sociale e sanitaria concreta al territorio» ha ribattuto Grinta, il quale ha poi invitato sul palco il direttore del dipartimento di malattie infettive, Giorgio Amadio, la primaria di Rianimazione Luisanna Cola, Luca Polci, facente funzione della direzione medica ospedaliera, Stefano Angelici, direttore del dipartimento medico, Renato Rocchi, dirigente delle professioni sanitarie, Alessandro Valentino, primario del Pronto Soccorso, e Giuseppe Ciarrocchi, direttore del dipartimento di prevenzione. Menzione particolare, seppur assente, anche per Licio Livini, direttore del distretto ed ex direttore di Area Vasta 4.
La cerimonia si è infine chiusa con un momento di sensibilizzazione delle future generazioni alla cultura della legalità. A tal proposito sono saliti sul palco i ragazzini della prima classe D del plesso di Montottone, sia Chiara Medori, alunna della classe seconda D del plesso di Ponzano di Fermo (entrambi i plessi fanno parte dell’isc di Petritoli), ai quali sono stati consegnati alcuni riconoscimenti legati alla quinta edizione del progetto “PretenDiamo Legalità” indetto dalla Polizia di Stato con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione.
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