Inaugurati i nuovi locali Uil. Calcinaro: «Un passo avanti per tutti». Ronzoni: «Luogo di incontro, preoccupano crisi e guerra»

FERMO - alle 11, i nuovi locali della Uil a Fermo, in via XX Giugno 39 per la precisione. Al taglio del nastro hanno preso parte il sindaco Paolo Calcinaro, la segretaria generale Uil Marche, Claudia Mazzucchelli e il segretario organizzativo Uil nazionale, Emanuele Ronzoni. Presenti anche il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, il viceprefetto e il vicario del Questore, Ignazio Messina e l'assessore comunale alle politiche sociali, Mirko Giampieri

Inaugurati questa mattina, alle 11, i nuovi locali della Uil a Fermo, in via XX Giugno 39 per la precisione. Al taglio del nastro hanno preso parte il sindaco Paolo Calcinaro, la segretaria generale Uil Marche, Claudia Mazzucchelli e il segretario organizzativo Uil nazionale, Emanuele Ronzoni. Presenti anche il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, il viceprefetto vicario Alessandra de Notaristefani, il vicario del Questore, Ignazio Messina e l’assessore comunale alle politiche sociali, Mirko Giampieri.

Da sinistra Calcinaro, Mazzucchelli e Ronzoni

«Credo che oggi sia un bel momento di ristrutturazione di una forza sindacale importante con cui, ovviamente insieme alle altre, c’è un costante rapporto con il nostro Comune e quindi con la comunità. La forza della Uil – le parole del sindaco Calcinaro – è sempre propositiva e costruttiva. Ci troviamo spesso nei tavoli di concertazione e di progettazione sociale, oppure sui tavoli di lavoro come quello di Lido Tre Archi. Vedo rappresentanti della Prefettura e della Questura che ringrazio. La Uil c’è. Il rinnovo dei locali Uil è un passo avanti per tutti noi perché avere una forza sindacale così dialogante, costruttiva per tutti quanti noi è sempre un progresso per tutti noi. E’ una tappa importante ma abbiamo molto da lavorare da qui in avanti».

«Quando si inaugura una nuova sede è sempre una giornata di festa perché vuol dire che l’organizzazione sta bene. In questa bella cittadina – le parole di Ronzoni – c’era bisogno di una sede accogliente che fosse il biglietto da visita della nostra organizzazione. Avere oggi, nel 2022, una sede bella, accogliente, praticabile e accessibile come questa vuol dire che abbiamo fatto un salto di qualità, siamo cresciuti da un punto di vista della visibilità e numerico. Devo dire che in tutto il territorio nazionale la Uil cresce in tutti i suoi comparti e settori.
Mi fa piacere vedere la bandiera, quella storica, quella con il logo rosso. Abbiamo avuto un’evoluzione nell’immagine fino ad arrivare alle nostre ultime bandiere, anche questo è un segno del tempo che passa e – spiega il segretario – bisogna adeguarsi ai tempi che cambiano. Il mio impegno è tornare tra un pò di tempo per poter festeggiare gli obiettivi raggiunti, perché quando si apre una sede è per dare un servizio alla cittadinanza. Spero che sentiate questo luogo come una casa, dove si possono anche organizzare iniziative pubbliche per dare spazio e modo alla gente d’intervenire. Grazie per quello che avete fatto e per quello che state facendo».

Poi, inevitabile la riflessione sulla crisi e sulla guerra con una Uil che parla di «dati preoccupanti».  «Su 364 aziende artigiane che hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali nel mese di marzo, oltre 120 sono della provincia di Fermo e di queste ben 83 lavorano nel calzaturiero e nel tessile. Aziende energivore che – rimarcano dalla Uil – hanno visto triplicare i costi delle materie prime già in autunno con la coda della crisi pandemica e che ora fanno i conti con il mercato russo bloccato dalla guerra in Ucraina. È in questa situazione che la Uil cerca di dare un segnale di speranza con l’apertura della nuova sede di Fermo. Da ottobre a oggi in tutta la regione si sono perse oltre 2700 aziende, -1,8%. Nel Fermano la crisi riguarda soprattutto gli artigiani terzisti. Tuttavia arrivano segnali positivi: il know how dei lavoratori del distretto è di fatto un valore aggiunto per i grandi marchi del settore». La sede Uil di Fermo cambia indirizzo ma non la via. «Siamo stati per 40 anni nella nostra sede storica – ha ricordato Eugenio Zallocco, segretario della Uil di Fermo e Ascoli – ma servivano locali più adeguati per incontrare meglio le esigenze delle persone. Ora l’impegno che ci prendiamo è quello di aprirne un’altra in zona montana”. Secondo Ronzoni “una nuova sede è un luogo aperto, una casa per la cittadinanza, un luogo da vivere. Tra gennaio e febbraio in tutte le Marche si sono registrati 3107 infortuni di cui 4 mortali. Il dato è estremamente preoccupante non solo perché peggiore del 2021 (+11,6%) ma anche perché questo avviene con una riduzione consistente dei casi Covid (-34%)” ha sottolineato la segretaria Mazzucchelli. Nella sola provincia di Fermo si sono registrati 290 infortuni, il 5,4% in più».

Cristiano Ninonà


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti