di Giorgio Fedeli
Sgominato in Campania un sodalizio criminale dedito allo spaccio: 37 arresti tra Napoli, Caserta e Benevento. E un arresto è stato eseguito anche a Porto Sant’Elpidio. Ieri nelle tre province campane, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 38 persone ritenute, a vario titolo, indiziate di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio. E un arresto, si diceva, è stato effettuato anche a Porto Sant’Elpidio. Una delle persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare è stata individuata anche sulla costa fermana. E così i carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio, comandanti dal luogotenente Corrado Badini, della compagnia di Fermo guidata dal tenente colonnello Nicola Gismondi, hanno rintracciato l’uomo e lo hanno arrestato eseguendo l’ordinanza della magistratura campana.
Il ten.col. Nicola Gismondi, comandante della compagnia dell’Arma di Fermo
I soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi, per gli inquirenti sarebbero i componenti di un gruppo criminale dedito allo spaccio di droga. Dopo le indagini del Nucleo Investigativo di Caserta, ieri mattina è scattata la maxi-operazione con 37 persone arrestate (tra carcere e domiciliari) ed una colpita dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono accusate di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio. Gli arresti sono stati compiuti tra la Valle di Suessola (Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico), oltre che nelle province di Benevento e Napoli. E uno, dicevamo, anche a Porto Sant’Elpidio con un uomo destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Corrado Badini, il luogotenente comandante della stazione dei carabinieri di Porto Sant’Elpidio
L’attività investigativa è partita nell’ottobre 2018. Secondo la Dda, che ha coordinato le indagini, l’operatività del gruppo criminale, che gestiva in maniera monopolistica il traffico degli stupefacenti, si concentrava prevalentemente nella Valle di Suessuola. E’ stato individuato sia il vertice sia le articolazioni periferiche del sodalizio, quest’ultime deputate allo spaccio al dettaglio che avveniva mediante una capillare distribuzione sul territorio di diverse piazze di spaccio, ciascuna affidata ad un sodale con l’obbligo di rifornirsi presso i canali di approvvigionamento indicati dal vertice criminale. Un gruppo criminale che, secondo gli inquirenti, avrebbe anche fatto ricorso a minacce, pestaggi e atti incendiari per affermare la propria supremazia. Nel corso delle indagini, come attività di riscontro, sono stati anche sequestrati anche cellulari, hashish, cocaina e una pistola Beretta.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati