Giro d’Italia, il transito dello spettacolo “in rosa” sul tratto fermano della Statale 16

CICLISMO – Si attendevano emozioni, e così è stato per il passaggio del Giro d’Italia lungo la costa della nostra provincia. Da applausi la spettacolare sosta della carovana pubblicitaria dinanzi alla chiesa di San Giorgio e da brividi il passaggio della carovana sportiva, con una fila interminabili di moto e auto a precedere e seguire i tre ciclisti in fuga, prima e l’allungatissimo gruppo di tutti gli altri. Vittoria della frazione di oggi che entra nella storia della corsa considerato il successo dell'eritreo Girmay, primo africano ad entrare nell'albo delle vittorie. Ampia fotogallery

 

Lo sprint finale a Jesi tra Girmay e Van der Poel

di Tiziano Vesprini

FERMO – Spettacolo si attendeva e spettacolo è stato il transito del Giro d’Italia lungo la costa fermana.

Da applausi la spettacolare sosta della carovana pubblicitaria dinanzi alla chiesa di San Giorgio e da brividi il passaggio della carovana sportiva con una fila interminabili di moto e auto a precedere e seguire i tre ciclisti in fuga, prima e l’allungatissimo gruppo di tutti gli altri, dopo.

Giro d’Italia che, ovunque vada, richiama sempre tantissima gente sulla strada e così è stato anche oggi sulla nostra Statale 16 fin dall’ingresso nella nostra provincia in località Pedaso, per proseguire con Marina di Altidona, Marina Palmese, Porto San Giorgio, San Michele, Lido di Fermo e Porto Sant’Elpidio, ovunque tanta tanta gente ad applaudire tutti ma proprio tutti. Solo nel ciclismo accade.

La cronaca della decima frazione di oggi, da Pescara a Jes,i di 196 chilometri ha visto protagonisti per gran parte del percorso tre ciclisti, gli italiani Mattia Bais e Alessandro De Marchi, oltre al belga Lawrence Naesen. Terzetto scattato pronto al via che ha preso subito sei minuti di vantaggio nei primi 40 chilometri in territorio abruzzese. Margine che è calato sui quattro minuti e mezzo al passaggio da Porto San Giorgio.

Gruppetto, che contro ogni pronostico, ha mantenuto un buon vantaggio nel tratto collinare maceratese dove hanno trovato “muri” a ripetizione. A trenta chilometri dal traguardo e 136 chilometri di fuga per i tre, il vantaggio si riduce ad un minuto. A questo punto tenta il tutto il pugliese De Marchi, ma il gruppo si ricompatta a 20 dall’arrivo ai piedi dello strappo finale di Monsano.

Scatti e contro scatti senza esito decisivo sia lungo l’ascesa di Monsano, e sia nella successiva discesa verso il traguardo finale di Jesi. Epilogo per la conquista del successo di tappa arriva all’ultimo chilometro con il lucano Domenico Pozzovivo che lancia lo sprint per il suo compagno di squadra, l’eritreo Biniamin Girmay che rimane “al vento” ai due cento metri dalla linea di arrivo mentre c’è la grande rimonta del belga Adry Van Der Poel che però “si pianta” sul più bello lasciando la vittoria a Girmay, primo corridore africano della storia ad imporsi in un Giro d’Italia. Terzo gradino del podio all’ottimo corridore campano Vincenzo Albanese. Nulla cambia nelle prime posizioni della classifica generale con lo spagnolo Juan Pedro Lopez a conservare la Maglia Rosa.

 

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Il passaggio della “carovana in rosa”, con dettaglio sulla corsa, sul tratto di competenza fermana relativamente alla tappa odierna

 


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