Giovanni Conti: «esempio di coerenza con cui confrontarci ogni giorno» (Tutte le foto)

MONTEGRANARO - Orgoglio e commozione nella cerimonia di intitolazione della rinnovata sala consiliare, all'illustre concittadino. Diverse le autorità presenti, tra cui il presidente della Regione Acquaroli e l'assessore regionale Castelli, l'onorevole Lucentini, il prefetto Filippi

 

di Maria Nerina Galiè

La valorizzazione della memoria storica cittadina a Montegranaro passa attraverso il ricordo di un grande uomo, Giovanni Conti, politico, storico e vice presidente dell’Assemblea Costituente, al quale è stata intitolata la rinnovata Sala Consiliare.

Oggi, 21 maggio, la cerimonia di intitolazione, alla quale hanno preso parte il prefetto di Fermo Vincenza Filippi, il questore Rosa Romano, l’onorevole Mauro Lucentini, il presidente della Provincia Michele Ortenzi, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore regionale Guido Castelli, presidente Erap Marche Saturnino Di Ruscio, i membri del Consiglio comunale, diversi sindaci dei Comuni limitrofi ed i rappresentanti delle forze dell’ordine. Poi i discendenti di Giovanni Conti, tra cui il nipote suo omonimo, e lo scrittore Daniele Malvestiti, storico locale che ha ripercorso, insieme ad altri, la storia dell’illustre concittadino.

A fare gli onori di casa il sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, che ha moderato gli interventi, preceduti da un momento di preghiera con il parroco don Andrea Bezzini.

 

«Giovanni Conti è stato un paladino di valori come giustizia e libertà, ma anche uomo coerente nella vita. Un esempio da seguire», ha detto il prefetto Filippi, alla quale ha fatto eco il presidente Acquaroli: «La coerenza è una proprietà che la società contemporanea sta dimenticando, la rettitudine è sempre meno tangibile.

Anche per questo è importante recuperare il ricordo di persone come Conti, che danno valore e forza alla politica. Ma sono anche esempi per i giovani, che sono il nostro futuro e la nostra speranza.

Conti è stato una figura importante, in epoca lontana, ma che deve restare viva nella memoria anche ora. Ha creduto nelle sue idee, per le quali ha combattuto e rinunciato per arrivare fino in fondo».

 

Lucentini, emozionato ed orgoglioso nel ricordare che passa più volte davanti all’immagine del senatore Conti, a Montecitorio, dove lo stesso è stato deputato, lo ha ricordato come «un politico attuale per le sue posizioni. Oggi ce ne vorrebbero molti così. Grande oppositore del fascismo, Conti, inseguito dai soldati che gli porgevano olio di ricino, lo bevve per poi chiedere loro: desiderate altro? 

La sua battaglia per i diritti e la libertà continuò nelle cariche governative che ha ricoperto, firmando, tra le altre cose, l’abolizione del latifondo, la lotta all’analfabetismo e l’associazionismo, guadagnandosi la stima e il rispetto degli avversari».

 

Ed ancora il monito di Michele Ortenzi, presidente della Provincia e sindaco di Montegiorgio: «La sala consiliare è il luogo simbolo di ogni comunità, dove ci si confronta, si prospetta il punto di arrivo, si ascolta, si dialoga. Quale figura migliore poteva essere scelta, per dare un nome a questo luogo?»

 

A chiudere la carrellata di interventi Guido Castelli: «Sono onorato di essere presente qui, oggi, ad assistere ad un gesto che è espressione dal grande significato civile. Il Consiglio comunale, e lo dico da ex sindaco di Ascoli, è una cosa estremamente seria. Ed i Comuni rappresentano la libertà e i diritti dei cittadini. Doversi confrontare ogni giorno, con Conti fa senza dubbio crescere il senso di responsabilità ed è uno stimolo per fare sempre meglio». 

 

«Montegranaro, che ha trovato fortuna nel calzaturiero, vanta 1.200 anni di storia: non siamo solo un paese “di gente con soldi e macchine grandi”» è la nota di orgoglio del sindaco Ubaldi che si riaggancia alla radici che hanno reso grande il Comune che governa.

Per l’occasione, nel corso del pomeriggio, è stata presentata anche la ristampa del libretto “La Strenna di Montegranaro”, scritta da un ventitreenne Conti quale gesto d’amore per la sua terra, che ha sempre continuato a frequentare e a sostenere, come testimoniano le numerose eredità che ha lasciato, tra le quali il Teatro “La Perla”, da lui ideato e sostenuto dal progetto alla realizzazione.

 

«Nel 1905 Conti descriveva questa terra come un paese “cartolina” – sono state le parole del sindaco – dobbiamo prendercene cura, rinvigorire i momenti culturali, riprenderci quel senso di identità che rischiamo di perdere, anche per dare slancio al turismo. Anche in questo caso, Conti ha fatto da stimolo per metterci al lavoro, partendo dalla sala consiliare, per progettare altre iniziative di spessore culturale».

 

Poi l’annuncio dell’intenzione di valorizzare un «altro figlio di Montegranaro, Antonio Zaccagnini»

 

Conti, infatti, rappresenta un esempio di fermezza e di coraggio per le sue posizioni anti-fasciste, oltre ad essere un personaggio di fama internazionale per le sue capacità intellettuali e culturali.
Pur essendosi trasferito giovanissimo a Roma per gli impegni istituzionali, che hanno costellato la sua lunga carriera, prima come deputato del Regno d’Italia e, quindi, come senatore della Repubblica Italiana per il Partito Repubblicano Italiano, Conti non aveva mai abbandonato la sua terra d’origine.

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